Dalla neve trovata sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa (quota 4554 mt) alle conchiglie sulla spiaggia di Finisterre, passando attraverso gli otto gradi sotto zero del Rifugio Margherita a oltre 4500 metri di altitudine e le infinite mesetas con una temperatura di +45° lungo il Cammino di Santiago. Questi sono solo alcuni dei ricordi e dei souvenir che Andrea Lanfri si è portato a casa al termine di “From Summit to the Ocean”, l'ultima grande impresa dell'atleta lucchese, sempre alla ricerca di nuovi traguardi da tagliare.
Sono state due settimane intense, dal 20 giugno al 6 luglio, dove Andrea, assieme alla sua ragazza Natascia, compagna di viaggio dall'inizio fino alla fine, e a due suoi amici che lo hanno seguito nell'ascesa del Monte Rosa, ha affrontato condizioni estreme, che hanno portato a una gestione molto accorta delle protesi a queste temperature così opposte, ma che non sono riuscite a scalfire lo spirito e la voglia di fare del trentaduenne di Sant'Andrea di Compito.
La partenza del viaggio ha visto il gruppo di quattro avventurosi preparare scarponi, corde, fornelletto da campo e tutto l'occorrente per scalare le pendici del Monte Rosa. «Per gli altri ragazzi – racconta Andrea – era la loro prima volta che affrontavano una montagna alta più di 4000 metri. Quindi, per questo motivo, ho fatto io da capocordata in questa spedizione. Dopo aver preso le prime tre funivie che ci hanno portato a 3000 metri di altezza, ci siamo fermati per acclimatarsi. Un banco di nebbia e una nevicata piuttosto fitta hanno provato a intralciare il nostro cammino, cancellando tutte le tracce e rendendoci il cammino più faticoso per via della neve fresca. Ma appena è tornato a splendere il sole siamo riusciti a piantare la nostra bandiera sulla Punta Gnifetti, rispettando perfettamente la tabella di marcia»
Dopo essere tornati a valle e aver salutato i loro amici, per Andrea e Natascia è iniziata la seconda parte del viaggio. La porta di Saint Jean ha accolto due dei tanti viaggiatori che ogni giorno prendono il via per affrontare questo storico percorso. Un pellegrinaggio affascinante, a stretto contatto con la natura, visitando i numerosi paesini che popolano e rendono l'esperienza lungo il Cammino di Santiago ancor più ricca.
«Non appena saliti sulle biciclette fornite dal partner ufficiale TMP Bike (Rovigo), abbiamo subito deciso di spedire a casa gran parte del materiale che ci eravamo portati con noi. Tra i Pirenei e il caldo che abbiamo trovato attraversando le mesetas, quando il termometro ha toccato in due giorni consecutivi prima i +40° e poi i +45°, era necessario essere il più leggeri possibili, in quanto non abbiamo percorso la strada asfaltata ma il sentiero originale del cammino, a tratti veramente molto difficile e complicato. Ci siamo quindi liberati di 20 kg di attrezzatura e abbiamo proseguito il viaggio». Mantenendo una media più o meno costante tra i 90 e i 100 km al giorno, con un record di 118 km come tappa più lunga, Andrea e Natascia hanno raggiunto Santiago con un giorno d'anticipo. «Abbiamo pedalato 8-9 ore ogni giorno. É stata un'esperienza così emozionante e affascinante che mi è venuta la voglia di provare a fare il Cammino a piedi, seguendo il percorso del nord lungo la costa».
La lunga estate di Andrea è solamente all'inizio. Adesso lo aspettano infatti diverse iniziative sul territorio, a partire dalle uscite con i ragazzi dei campi estivi organizzati in collaborazione con l'associazione Luccasenzabarriere e la concessionaria Lucar. Giornate dove i ragazzi visiteranno la sede della concessionaria e poi assieme ad Andrea andranno in escursione fino alle Parole d'Oro.
Nei prossimi mesi Andrea sarà nuovamente protagonista anche in montagna, per proseguire gli allenamenti in vista dell'assalto all'Everest nel 2020. A ottobre, infatti, Andrea partirà verso il Nepal per salire per la prima volta oltre i 7000 metri. L'obiettivo è la Punta Hiunchuli, un viaggio di oltre un mese dove Andrea si troverà a tu per tu con un ambiente simile all'Everest, scalando una montagna che guarda da vicino il più famoso massiccio dell'Himalaya.