Ora è facile salire sul carro del vincitore, ma chi c'è sempre stato e ha creduto in lui quando erano in pochi a farlo Egan Bernal non può dimenticarlo. Siamo sicuri nel suo discorso di questa sera sui Campi Elisi se ne ricorderà. Mario Androni, che con la sua Androni Giocattoli gli ha offerto il primo contratto da professionista, si commuove quando gli chiediamo che effetto gli fa vedere il suo pupillo in maglia gialla.
«È un atleta ma ancora prima un ragazzino con una grande testa, un “computer”. Quando Savio me lo ha presentato nel 2015, dopo che Michele Bartoli gli aveva fatto fare dei test che avevano dato risultati sorprendenti, ho capito che stavo vivendo l'inizio di una bellissima storia. La prima volta che è venuto nei miei uffici Egan mi ha fatto un'ottima impressione, quella di un ragazzo umile, semplice, educato, anche un po' timido. L'ultima volta che gli ho parlato è stata alla partenza del Giro dell'Appennino di due anni fa, quando grandi squadre, Sky compresa, iniziavano a interessarsi a lui. Lo ascoltai, non parlai molto, accetai che prendesse il volo, meritava le proposte serie e importanti che gli avevano offerto» ci racconta mentre si asciuga le lacrime agli occhi, che non ne vogliono sapere di smettere di rigargli il volto.
Il suo team cresce ottimi corridori, che poi fanno fortuna con squadre maggiori. La riforma del 2020 renderà ancora più difficile la sopravvivenza delle squadre Professional. Come vive questa situazione? «Ognuno ha il suo ruolo, la propria posizione, per lui e tutti gli altri che ora pedalano e vincono nel World Tour sono felice, diversamente proverei una tristezza continua. Sfogliando La Gazzetta dello Sport di oggi, nella foto in cui appare questo altro fenomeno di nome Remco Evenepoel vedo Masnada che gli tiene la ruota e penso che Fausto non è più un ragazzino ma è stato una buona rivelazione, anche lui mi ha dato qualcosa a livello di sentimento. Sa, con gli anni che passano e i momenti difficili che vive l'impresa, la voglia inizia a diminuere, il morale è fondamentale per tenere duro e contnuare a investire nel mondo dello sport. Da grande appassionato ieri mi ha gasato un sacco anche Nibali, che carattere che ha Vincenzo. Visto come stavano andando le cose tanti altri avrebbero rinunciato prima, invece ha tenuto duro e vinto una bellissima tappa».
Ha un messaggio per Egan? «Continua così. Resta con i piedi per terra, non volare troppo in alto, stai con noi umani. Me lo ricordo come un ragazzo modesto e intelligente, sono sicuro accetterà la mia battuta. Detto questo, la vita è sempre sorprendente, spero gli riserverà tanti altri momenti positivi».