Ieri, quando ha lasciato Gand per rientrare in Italia per motivi di lavoro, Gianni Gobbo lo ha fatto con un peso sul cuore e un magone che non voleva saperne di lasciarlo respirare.
«Non è stata una giornata facile, quella di ieri, per Lorenzo - racconta Gianni (nella foto sotto) a tuttobiciweb - perché i medici hanno dovuto applicargli un drenaggio al polmone e la situazione non era bellissima. Lasciarlo mi ha pesato molto, anche se con lui è rimasta in Belgio mamma Alice».
Il suo ragazzo, trafitto al torace e alla gamba da un listello della pista di Gand dopo una caduta nella gara dello scratch, continua la sua degenza all'ospedale di Gand, dove viene curato da una équipe di specialisti.
Per fortuna oggi le cose vanno molto meglio: «Stanotte Lorenzo ha riposato bene, ho parlato con lui e ho sentito il suo respiro finalmente non più affannoso. Sono decisamente più tranquillo, perché l'evoluzione ha preso una deriva positiva. Mi ha raccontato che, nonostante il medico gli consigliasse di non farlo, stamane ha voluto alzarsi per muovere qualche passo e andare in bagno da solo. L'ho detto sin dal primo giorno, ha un carattere davvero da leone».
E ancora: «Sappiamo che la degenza sarà ancora lunga, che ci vorrà del tempo prima di poter tornare a casa, ma è Lorenzo che dà a tutti noi la forza di lottare. E confidiamo nella sua grande voglia di recupero».