Ferite, dolore ma anche tanta voglia di ripartire. Giovanni Visconti è stato dimesso nel pomeriggio di ieri dalla Uniklinikum di Salisburgo, molto famosa e dove ho trovato medici bravissimi: la radiografia svolta ieri mattina ha evidenziato una costola fratturata, e ha fatto ritorno nella sua casa di San Baronto assieme ai suoi compagni di squadra e allo staff che gli sono stati vicini in un momento molto difficile.
Nella mattinata di oggi, accompagnato dal direttore sportivo Luca Scinto, Visconti si è recato all'Istituto Diagnostico Pistoiese dove è stata fatta un'ecografia che ha escluso complicazioni alla milza, il punto più delicato e più danneggiato dalla caduta di giovedì.
Il corridore siciliano è stato medicato, con particolare attenzione alle ferite sul ginocchio sinistro, e lunedì verrà visitato all'ospedale di Lucca presso il reparto di medicina sportiva dal dottor Carlo Giammattei, medico della Neri Sottoli - Selle Italia - KTM.
Il siciliano della Neri Sottoli racconta così la sua disavventura a tuttobiciweb: «Ero dietro a Barbero, a 80 allora, eravamo in una galleria, e da dietro mi hanno preso in pieno e sono uscito dal tunnel rotolando. Ho un ematoma spesso, non largo, di tre centimetri. Sono rimasto a terra più di venti minuti, un tempo interminabile, e i soccorsi non arrivavano. Io ho detto subito a Scinto, a chi era attorno a me, che soffro una sferocitosi, una patologia dei globuli rossi che può causare l'ingrossamento della milza. Sono andato un po' in panico, temevamo di un emorragia interna, con una palla vera e propria all'altezza della milza. Per fortuna così non è stato: ho la nona costola rotta, che mi fa vedere le stelle, poi sono pelato dalla testa ai piedi. Sapete una cosa? Meglio rompersi due clavicole che spelarsi in questo modo... Ho anche due punti al ginocchio del ginocchio sinistro e in generale tutta la parte sinistra del mio corpo è fasciata. Il recupero? Salterò la AdriaticaIonica Race e ripenderò a metà agosto per puntare ad un grande finale di stagione».
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