La delusione è ancora evidente, sul volto di Francesco Lamon, dei suoi compagni del quartetto e del commissario tecnico Marco Villa. La caduta del veneziano, avvenuta dopo 450 metri di corsa, ha evidentemente condizionato il risutato degli inseguitori azzurri.
E su quanto accaduto ieri ai mondiali di Pruszkow torna oggi il coordinatore tecnico della Nazionale Italiana Davide Cassani: «Ieri siamo stati sfortunati per colpa di questa caduta dopo 35 secondi di corsa. Marco Villa a quel punto aveva due possibilità: lasciare proseguire la prova o fermare i ragazzi. Aveva tre secondi per prendere una decisione e ha deciso di far continuare i ragazzi. E lo ha fatto a ragion veduta: in quel momento non conosceva le condizioni di Lamon (che ha riportato solo escoriazioni, ndr), se Francesco si fosse fatto male non avrebbe potuto essere sostutuito quindi i nostri avrebbero dovuto affrontare di nuovo tutta la gara correndo in tre. Dopo tre giri, la cosa migliore era cercare di andare avanti e inseguire l'ottavo tempo per disputare il primo turno. Certo, se ci fosse stata una gestione più lungimirante dei ragazzi, forse si sarebbe potuta raggiungere la qualificazione, visto che negli ultimi giri Liam Bertazzo è andato un po' in difficoltà e ha perso venti metri dai compagni. Ma con il senno di poi... E comunque lo ribadisco: Marco Villa ha preso l'unica decisione che poteva prendere».