Nel ciclismo di oggi si parla ancora di artigianato, talvolta abusando di questo termine.
Quando chi produce è realmente un artigiano,
generalmente fa le cose alla vecchia maniera puntando soprattuto alla realizzazione di un prodotto di qualità che sfugga alle regole dettate dal consumismo e dal tempo. Esiste in realtà un’ulteriore eccezione del termine artigiano e questo è proprio il caso di
Pedemonte, marchio genovese che porta direttamente nel futuro il tipico prodotto hand made. Quindi, quando si parla di Pedemonte, si può affermare con sicurezza che si tratti di
prodotti artigianali 4.0.
Il merito di tale evoluzione sta
in una tecnica chiamata IWS (Internal Wrapping System) che è valsa a Sergio Pedemonte, proprietario del marchio,
il premio Fulvio Acquati a Cosmobike, il più importante evento fieristico italiano.
Rhinoceros, la bici a cui è stato assegnato il riconoscimento, è un mezzo decisamente evoluto e soprattutto può fregiarsi del titolo «su misura», dettaglio che la pone in cima ai desideri dei ciclisti più esperti ed esigenti. Nel ciclismo moderno ci siamo abituati ai monoscocca realizzati in taglie prefissate e nel dettaglio abbiamo dovuto giocare con pipa e reggisella per trovare la migliore posizione migliore.
Con Rhinoceros il tutto è basato sul sistema Tube-to-Tube governato dall’innovativa tecnologia IWS, sistema messo a punto da Pedemonte grazie alla grande esperienza maturata nella lavorazione dei materiali compositi.
In questo caso le giunzioni vengono lavorate a pressioni e temperature maggiori rispetto al classico fasciato ed il risultato più evidente sono le caratteristiche meccaniche strutturali paragonabili al monoscocca senza avere però alcuna limitazione di taglia. Come vedete nelle foto che ritrae la congiunzione dello sterzo,
è l’inserimento dei diversi Bladder a consentire l’utilizzo di pressioni e temperature più elevate (avremo quindi meno resina in proporzione alle fibre utilizzate), andando così a configurare diversi segmenti monoscocca di estrema rigidità.
La fibre di carbonio utilizzate sono le M60J, M46J e T1100, un mix perfetto per realizzare un frame robusto e leggero, mentre le forme di Rhinoceros sono allo stesso tempo muscolose e aerodinamiche. Il design ricercato di questo telaio fa in modo che sia riconoscibile immediatamente tra mille altri, un merito per chi ricerca un prodotto in cui identificarsi.
Il tubo orizzontale parte massiccio per poi assottigliarsi e terminare in maniera netta dietro lo snodo del reggisella. È proprio in questa parte tronca che viene
inserito il morsetto per regolare l’altezza del tubo sella, altro elemento realizzato dalla grande abilità di Pedemonte.
I
l tubo piantone (realizzato in monoscocca) e l’obliquo si incontrano formando uno dei movimenti centrali (Press Fit 386evo) più robusti che io abbia mai provato. In questo punto, come del resto accade in tutte e altre parti del telaio,
la verniciatura esalta ogni forma incorniciandola alla perfezione.
Nel triangolo posteriore troviamo foderi alti sottili predisposti per freni direct mount e foderi bassi più squadrati che (con forcellini in carbonio ma ricoperti con piastrina in alluminio) continuano idealmente la robusta struttura delineata dal tubo obliquo.
Basta osservare le foto per capire che in tutto questo c’è armonia e che ogni dettaglio è studiato per offrire la massima resa. In una ipotetica taglia 54 il peso del solo telaio arriva a
950g, un risultato stupefacente per un progetto su misura.
Se volete portavi a casa una Rhinoceros occorre solo presentare a Pedemonte le proprie misure e se non le avete,
sarà lo stesso Sergio a suggerirvi una struttura a lui vicino per ottenere una precisa rilevazione biomeccanica. Quello che voi andrete ad acquistare sarà un telaio su misura, personalizzabile anche a livello di verniciatura.
La Rhinoceros equipaggiata
con gruppo completo Campagnolo 12 Speed Super Record, ruote Bora One 35 e manubrio integrato
Kru Cycling è stata la nostra compagna di test, anche se abbiamo già avuto la fortuna di utilizzarla nei mesi invernali montata Campagnolo Super Record 11 velocità.
Le prime pedalate sono determinanti, infatti, bastano pochi metri e un semplice rilancio per capire che non si scherza affatto. Il telaio risponde come un nervo ad ogni forza espressa sui pedali e vi verrà voglia di rilanciare di continuo, come sospinti da una desiderio inspiegabile.
In realtà il motivo di tale esaltazione va trovato nella reattività offerta dal telaio stesso e nel piacere che si ottiene nell’immediato ad ogni colpo di pedale. Se cercate un mezzo stabile e muscoloso, Rhinoceros è la vostra mecca. Datele confidenza e riceverete precisione assoluta.
Che si tratti di lunghe discese ad altissima velocità o di percorsi guidati, il suo comportamento sarà sempre sincero e bilanciato. Le reazioni della forcella (anch’essa un prodotto di Pedemonte) sono precise anche nei momenti di maggior sollecitazione, ulteriore conferma della completezza del progetto. Dal punto di vista strutturale, Rhinoceros è un mezzo estremamente rigido e reattivo e risponde « rima per rima » con invidiabile prontezza.
L’occhio poi vuole la sua parte e questa Rhinoceros ammalia chi la osserva lasciandolo in balia di un colpo di fulmine. In questo progetto, grazie al sistema IWS, c’è tanto di quel carattere da poterlo rivendere, molto di più di quello che vi aspettate da un prodotto artigianale. Pedemonte è la riprova che il fuoco sacro del ciclismo italiano continua ad ardere, alimentando la passione con inventiva e mestiere.
★★★★★ finiture
★★★★★ tecnologia
★★★★★ pianura
★★★★★ leggerezza
★★★★☆ montagna
★★★★☆ comodità
★★★★☆ versatilità
★★★★★ aerodinamica
Equipagiamento
- Completo Bicycle Line Pordoi
- Occhiali Poc Crave
- Casco Lazer Bullet MIPS
- Scarpe SIDI Shot
Giorgio Perugini