Circa un mese fa a Caldaro abbiamo
avuto l’opportunità di pedalare con i ragazzi del Team Alpecin, impegnati per
la quinta volta di seguito nel ritiro pre-stagionale sulla bella Strada del
Vino.
Gli atleti in questione sono amatori
e non professionisti, ma vestiti di tutto punto grazie a sponsor di prima qualità,
hanno finalmente inforcato le loro Canyon per saggiare la condizione sulle
salite della zona accompagnati da Maurizio Fondriest e da Jörg Ludewig.
I fortunati 14 componenti del team
sono stati selezionati tra ben 7.000 ragazzi e avranno la possibilità di vivere
un’esperienza indimenticabile. La formazione in questo 2018 ha un target
internazionale, infatti, può vantare quattro ciclisti britannici oltre ad
atleti tedeschi, austriaci, olandesi e due italiani.
Jörg Ludewig, direttore sportivo del progetto, va molto fiero di questa variegata formazione, un gruppo che verrà preparato per affrontare alcune delle manifestazioni amatoriali più importanti in circolazione. Il bello del progetto sta proprio nella preparazione, infatti i componenti del team nascono come principianti e verranno accompagnati passo dopo passo fino correre a ottimi livelli. L’appuntamento più duro? L’Etape du Tour in programma il giorno 8 luglio, una gara tosta che rappresenterà per loro non solo l’obiettivo del team ma anche una conquista personale.
Anche Fondriest, campione del mondo e uomo immagine Alpecin, ha potuto constatare quanto sia l’impegno dei partecipanti del team, spinti in un progresso fisico molto incoraggiante. Lo scopo di questo progetto, fortemente voluto da Alpecin, è quello di formare gli atleti con una cultura del mezzo a 360° e una più consolidata conoscenza delle proprie risorse. Sono quasi 70 anni che Alpecin sostiene il ciclismo e si impegna con forza e passione anche nel professionismo, con ottimi risultati.
I ragazzi italiani sono Marina Sonzogni e Stefano Teodoro, due appassionati in grado di percorrere annualmente circa 14.000 km. Marina vive e lavora in Germania da 20 anni ed è ha scoperto il ciclismo qualche anno fa diventando in breve tempo una accanita praticante. Stefano invece vive e lavora a Milano e ritaglia per la preparazione non solo il fine settimana, ma anche un paio di ore prima di recarsi al lavoro. Entrambi sono molto soddisfatti di questa opportunità, del resto, partecipare a questo concorso ideato da Alpecin è stato quasi come vincere una lotteria. Se siete interessati e volete anche voi una possibilità per il prossimo anno, dovete curare alcuni aspetti oltre alla preparazione: gran voglia di mettervi alla prova, spirito di iniziativa e profili social ben organizzati. Siete pronti per il 2019?
www.alpecincycling.com