Shortfit racchiude nel nome la sua
caratteristica principale, infatti questa sella esce dagli schemi e si
presenta corta e aggiungerei ampia nella sua parte posteriore, una soluzione
che a detta dell’Azienda dovrebbe soddisfare gli atleti che sono portati a
ruotare molto con il busto portandosi vicini al manubrio. Una cosa è certa, Shortfit
è molto comoda e offre una seduta stabile e un corretto appoggio per
diverse tipologie di ciclisti.
Con 250mm di lunghezza e ben 144
mm di larghezza, Shortfit spicca per una forma particolarmente ergonomica,
impreziosita dall’ampio foro centrale che aggiunge tanta comodità in più.
Questo foro occupa quasi l’intera lunghezza della sella offrendo un
validissimo scarico per le pressioni
(ne beneficia certamente la circolazione sanguigna delle parti interessate)
che interessano le parti molli durante le diverse dinamiche della pedalata.
Vista la generosa seduta, chi è soggetto ad una rotazione del bacino durante
la pedalata troverà comfort e stabilità, merito anche del profilo leggermente
incurvato (apprezzabile in maniera netta se osservate la sella lateralmente). Per questo motivo Shortfit
è classificata come Waved ed è rilevabile nella sua parte centrale una
depressione di circa 5 mm utile per agevolare la migliore postura in sella.
Lo scafo, realizzato in Nylon e
arricchito con un’elevata percentuale di lunghe fibre di carbonio, mette
sul piatto un perfetto rapporto rigidità/leggerezza e si congiunge con un
telaio in carbonio a sua volta caratterizzato dal Nodo di Incrocio a forma
di x (Dynamic Node Action).
Questo sistema, posto nella parte anteriore
del telaio ha il compito di rendere la struttura ancora più rigida e, seppur
venga utilizzato anche su altre selle di questa azienda, trova massima
esaltazione in Shortfit. Sempre per merito del DNA, il carrello è molto
lungo e regala molta libertà in più nell’avanzamento e nell’arretramento della
sella.
L’imbottitura, ricca e per nulla
eccessiva, è costituita da una schiuma dalla corretta densità che vi farà
passare diverse ore in sella senza alcun problema. Il rivestimento esterno
Microfeel gode di un’ottima resistenza all’abrasione e si presenta con una
elegante finitura esterna.
I 150 grammi complessivi di questa versione con
telaio in carbonio sono seriamente un ottimo risultato, anche se penso che
questa non sia la sua dote migliore. Dopo averla montata sono rimasto
impressionato dalla famigliarità offerta dalla seduta tanto da spingermi
dall’inizio del test in giri lunghi senza eventuale rodaggio. Il merito?
Semplicissimo, un comfort pazzesco fin dalle prime pedalate.
La libertà in
sella è totale e non manca mai un appoggio sincero, impreziosito dalla
forma Waved e dal lunghissimo e ampio foro centrale. Ho provato diverse selle
corte e penso che Shortfit sia davvero ben fatta, un progetto competitivo che
può rivelarsi adatto a molti ciclisti, più di quanto Selle San Marco pensi.
L’ideale centro di seduta è posizionato a circa 123-125mm dalla punta, ricordatelo
per poter trovare la posizione giusta sul carrello del reggisella. La seduta è
ottima anche in posizione bassa mentre la schiuma fa benissimo il suo lavoro.
L’ampiezza delle forme posteriori offre un appoggio sincero quando si mena a
tutta, mentre la leggera depressione centrale accontenta chi fa parecchia
salita con le mani posizionate anche in presa alta con il busto eretto. Shortfit
è molto comoda, anche se vi ricordo che stiamo parlando di una sella race al
100%.
http://sellesanmarco.it