Una cosa è certa, Canyon non è un
marchio che rincorre le tendenze e quando gli ingegneri di questa azienda
tedesca si muovono, lo fanno sempre alla grande dettando spesso le regole.
Era da tempo che si aspettava un modello dedicato al gravel ed è così che
Grail, l’all road Canyon, diventa fin da oggi, giorno del suo lancio,
una delle proposte più interessanti di questo settore. Potete vederla qui.
Il bello di una bici gravel sta
nelle infinite possibilità di scelta che offre: basta uscire di casa e
seguire l’onda dei propri pensieri passando dall’asfalto allo sterrato, in
totale libertà. Tutto questo può avvenire senza tante complicazioni,
infatti, non servono sospensioni per dare il carattere giusto ad un telaio
come questo ma basta e avanza l’esperienza Canyon per sfornare la ricetta
giusta. L’ostacolo iniziale per la progettazione era quello di configurare un
telaio veloce, comodo nelle asperità ma anche agile, insomma, non un
semplicissimo progetto.

L’equilibrio di un mezzo simile è
alla radice della sua identità, ancor di più se si tratta di un telaio
“avventuroso” e potenzialmente senza limiti come questo.
Il comfort è stato il primo
requisito su cui gli ingegneri hanno lavorato per riuscire a neutralizzare
le vibrazioni e gli scossoni tipici dell’off-road. In questa direzione
giocano
un ruolo chiave il reggisella VCLS 2.0 ( un vero portento ) e il nuovo manubrio
integrato Hover Bar, i due principali punti di contatto tra atleta e mezzo.
Ovviamente, cerchi e pneumatici danno una grande mano per galleggiare su tutte
le superfici che volete affrontare.

Il manubrio è una soluzione originale a
due piani, un sistema che soddisfa diversi requisiti offrendo una presa
alta più comoda del solito, un concreto
comfort sullo sconnesso e una presa sicura e forte per gli sprint e le discese.
La parte alta può flettere grazie alle naturali proprietà elastiche del
composito, un sistema che rende superfluo qualsiasi sistema ammortizzante,
eliminando alla radice complicazioni e costi aggiuntivi per la manutenzione.
Tutto
questo avviene con la sola aggiunta di 120g ad un manubrio tradizionale,
così avrete quel che vi serve per sfidare lo sterrato.
Grail nasce per portare
l’esperienza del ciclista ad un livello superiore, offrendo velocità e
stabilità con un passo allungato ma anche agilità dove serve con un manubrio leggermente più largo per esaltare
la guida tecnica. Potrete montare
pneumatici fino a 40mm con cerchi tubeless
ready per andare incontro alla praticità e al piacere di guida.

Il
telaio in carbonio pesa solo 830g nella taglia M e gode di tutti i benefici
derivanti dalle fibre utilizzate per preparare i telai da competizione,
quelli con cui Canyon raccoglie ogni stagione vittorie in diverse competizioni
internazionali.
La trasmissione Shimano è scelta
appositamente per fornire una grande varietà di rapporti, utili per
affrontare in disinvoltura tutti i terreni senza incappare in grandi salti tra
una marcia e l’altra. Per chi non vuole lasciare nulla al caso, vi segnalo
la
preziosa collaborazione tra Canyon e Topeak per fornire a Grail un’esclusiva,
leggera e robusta serie di borse per viaggiare.

Saranno disponibili cinque diversi
allestimenti per la Grail CF SL, inclusa una specificatamente destinata alle
donne mentre il top di gamma sarà rappresentato dalla Grail CF SLX.
A questo punto,
non vi resta altro
che cominciare a sognare la bici che vi renderà liberi.
www.canyon.com/grail
Giorgio Perugini