I dati in mano all’azienda americana Trek parlano chiaro, il mercato delle fat-bikes è in fortissima ascesa e non è perché negli USA quest’anno ha nevicato più del solito, è così perché queste bici sono davvero grandiose!
I modelli Farley già in produzione sono hardtail e sono da considerare come una evoluzione delle classiche fat poiché grazie alle ruote da 27.5” riescono ad avere a terra un’impronta ancora migliore. Ora Trek, come un vero pioniere del mercato sa fare, si appresta a lanciare sul mercato (agosto 2016) una versione full con sospensioni da 120 mm che promette miglioramenti su ogni terreno.
Il telaio sarà in carbonio OCLV per la versione Farley EX9.8 mentre si tratterà di alluminio per la Farley EX 8, entrambe montate con ammortizzatori FOX Performance EVOL con sistema RE:aktiv e forcelle RockShox Bruto RL. I cerchi sulla 9.8 saranno i Wampa in carbonio (uno splendido wheelset da 2500 g) Tubeless Ready e i più classici SUNringle Mulefut per la 8, entrambi con pneumatici Hodag di Bontrager da 80mm.
Il passaggio dei cavi è interno nel telaio in carbonio (predisposizione totale per il gruppo elettronico di Shimano) mentre scorre sull’obliquo in quella in alluminio.
Credetemi, il plus che offre il kit di sospensioni da 120mm non è superfluo e si farà apprezzare dagli estimatori di fat-bikes che vedono in questi modelli delle vere fun-bikes. Certamente la versione in carbonio spunterà un miglior peso e sarà molto efficace anche dove c’è da pedalare.
Su tutte e due le versioni Trek ha cercato di mantenere un Q-Factor molto basso, essenziale per mantenere un corretto allineamento delle ginocchia durante la pedalata. Tutto questo funziona a meraviglia visto che le due bici escono di produzione con le corone singole, standard che sta prendendo sempre più piede grazie al notevole impegno di Sram.
Rispetto alle fat-bikes con ruote da 26, le Trek da 27.5 guadagnano più velocità e si comportano generalmente meglio grazie ad una guida più performante. Pensate che la Farley 9.8 arriva a stento ad 11 kg e galleggia su ogni terreno ad una velocità che non vi immaginate neanche! Guidarla nei sentieri è un piacere e si riesce a condurla quasi come una mtb tradizionale, con un margine di sicurezza che però è nettamente superiore.
Non fate l’errore di pensare che per usare una fat-bike fuori ci debbano essere almeno 30 centimetri di neve! Pedalando su una fat, tutto si guarda da una prospettiva diversa e ci si sente un po’ bambini. La pressione dei pneumatici può essere aumentata e viaggiare su asfalto diventa meno dispendioso. Chi usa le fat-bikes durante l’inverno fa una bella preparazione e si ritrova con una bella gamba alle prime gare stagionali. Fateci un pensierino, agosto non è ancora dietro l’angolo.
Giorgio Perugini