Recenti statistiche raccontano che il 75 per cento degli incidenti che coinvolgono ciclisti è dovuta a una scarsa visibilità di quest’ultimi (ci sarebbe anche la condotta di guida degli automobilisti, ma non infiliamoci in un ginepraio), motivo per il quale una corretta illuminazione e segnalazione di presenza è quanto mai fondamentale. A questo, ma non solo, si dedica lo zaino Lumos Aster.
Aster è ideale per trasportare oggetti e per segnalare al meglio la presenza del ciclista. Il materiale è waterproof, dunque non teme la pioggia, c’è la possibilità di mettere al sicuro all’interno il notebook (con tanto di accesso dedicato veloce), si possono agganciare sia il lucchetto sia il caschetto e può staccare la porzione dedicata al trasporto delle scarpe e un contenitore secondario. La grafica non è solo per abbellire l’estetica, ma è anche catarifrangente per un’illuminazione passiva efficace.
Tuttavia, non si ferma qui perché altrimenti sarebbe fin troppo simile a troppi altri zaini da bici. Il segreto è la presenza di decine di LED posizionati sulla superficie che consentono un’illuminazione davvero performante e utilissima: possono infatti rendere visibile il ciclista anche da molto lontano da dietro, davanti e di fianco; indicano l’intenzione di svolta (le frecce insomma) così da non staccare le mani dal manubrio; accendono una porzione quando viene rilevata una frenata (proprio come le auto) e possono anche lampeggiare per una maggiore efficacia. Sono alimentate da una batteria corposa, da 4000mAh.
Di notte, viene stimata una visibilità nell’ordine di 250 metri e viene adottata una soluzione molto interessante come quella della doppia sorgente luminosa. Si è scoperto infatti che è più semplice valutare la velocità di un’auto piuttosto che di una moto, quando si arriva da dietro. Questo perché viene creato un riferimento tridimensionale e di profondità. Per questo motivo Aster posiziona due luci, una su ogni lato.
Come funziona la porzione di 16 LED rossi per la segnalazione di frenata? Grazie all’accelerometro integrato che rileva un brusco cambio di velocità comunicandolo immediatamente all’accensione automatizzata. Grazie a un accessorio da manubrio chiamato Sidekick, si potrà infine attivare l’indicatore di svolta. La chicca? Con l’app per iPhone e Android si possono personalizzare le luci così anche da renderle omologate con le regolamentazioni locali, inoltre funge anche da antifurto, sempre sfruttando il sensore di movimento. La batteria dura 10-15 ore circa.
Sono presenti due versioni, da 24 litri (52x30x15cm per 1kg di peso e spazio per un notebook da 15.6”) o da 18 litri (45x30x14cm per 900 grammi di peso con spazio per un notebook da 14”). Si può finanziare e poi ricevere spendendo 99 dollari ossia circa 90 euro, su Indiegogo.
Diego Barbera