Per un omone di 2.16 metri di altezza e 165 chilogrammi di peso come l’ex-campione del basket NBA Shaquille O'Neal non è affatto semplice trovare una bici in grado di reggere un fisico così imponente. L’unica via è una soluzione su misura e grazie a DirtySixer anche il gigante ex-Lakers potrà pedalare in modo confortevole e naturale. Scopriamo questa due ruote davvero speciale.
Per un tipo come il vecchio Shaq, anche la bici più grande che si trova in negozio può non essere sufficiente ed è come se una persona normale si mettesse a pedalare su un modello per bambini. Per questo motivo una società specializzata nel confezionare bici su misura come DirtySixer si è impegnata a realizzare un esemplare unico proprio per l’ex-cestista. D’altra parte il numero uno della società, David Folch (vedi foto su, a sinistra), è uno spilungone di 2 metri ed è molto sensibile a queste tematiche. Folch ha spiegato: “Credo sia importante coprire questo gap: persone vicine ai 2 metri fanno molta fatica a trovare bici che possano adattarsi alla loro altezza. Vogliono pedalare ma non possono, per questo motivo ho iniziato a produrre esemplari su misura”.
La bici di Shaq monta ruote da 36 pollici e un telaio davvero abonrme, con il sellino che arriva quasi al petto di un uomo di media statura, realizzato dallo specialista Josh Boisclair di Empirical Cycles. Tutta la procedura è avvenuta a mano con la massima precisione dato che le misure erano XXL in qualsiasi componente. La scheda tecnica della MTB prevede pneumatici VeeRubber, freni a disco con rotori da 254mm, mozzo anteriore Phil Wood, Rohloff XL, tubi in acciaio di grandi dimensioni per telaio e forcella capriata, manovelle 220mm, tubo sterzo da 1,5 pollici, giunti Cane Creek 110, freni SRAM XO idroelettrici e sella Brooks B190.
E Shaq come l’ha presa? “Sembrava un bambino il giorno di Natale - ha spiegato Folch - non appena l’ha vista si è messo subito a pedalare nei corridori come un matto, a tutta la velocità. È sparito e ci siamo preoccupati, ma poi è tornato con un enorme sorriso stampato in volto. Ci ha detto che per la prima volta si è sentito normale in bici”.
Diego Barbera