Prendi il motore di ricerca più famoso in Cina, Baidu, capace di disintegrare Google nelle percentuali locali (ovviamente spalleggiato oltre al limite del regolamento dal governo) e unisci la passione per le biciclette e così potrai capire immediatamente l'importanza commerciale del progetto DuBike. Di cosa stiamo parlando?
Di una bicicletta che prova ad imporsi in un mercato da 430 milioni di utenti potenziali grazie alla tecnologia. Questa specialissima due ruote è infatti non solo bella da vedere grazie a un design molto curato e moderno, ma si propone di connettere il ciclista attraverso componenti hardware degni di un cellulare. Ad esempio il GPS che raccoglie informazioni in tempo reale su posizione, velocità e altitudine o i sensori biometrici che monitorano le performance fisiche come il battito cardiaco, watt di potenza erogata, consumo calorico e così via.
C'è addirittura un sistema di "frecce" per segnalare in modo luminoso via LED a basso consumo la volontà di compiere una svolta. Non mancano nemmeno le luci che avvertono di una frenata. La batteria interna viene ricaricata durante le frenate e le discese attraverso un sistema che sfrutta l'energia cinetica liberando da una continua ricarica con la corrente domestica.
La bicicletta è stata sviluppata in collaborazione con l'Università Tsinghua di Pechino
I materiali sono leggeri e resistenti, senza gravare troppo sul costo finale.
La cavetteria è ridotta al minimo per aumentare il comfort.
La bici è connessa alla rete.
Grazie a un'apposita applicazione, si può ritrovare in pochi istanti nel caso in cui venisse rubata o persa.
Infine, ultimo ma non per importanza, il lato social: consente di geolocalizzare altri biker amici per pedalare insieme e permette di condividere il proprio percorso. Idea molto interessante, ma occhio a non facilitare troppo il lavoro dei ladri. Per il momento non è pensata la commercializzazione al di fuori della Cina, ma l'era delle tecno-bike è già iniziata.