Eccomi arrivata alla settimana che precede il Challenge di Rimini. La stagione per me inizia ufficialmente domenica: Rimini sto arrivando… e spero di portarti a termine. Già, perchè la famosa bandelletta che tutti ormai conoscete sembra essere tornata a posto. Il dolore latita da una settimana, esattamente da quando ho minacciato le infiltrazioni. Sento solo un fastidio che arriva intorno al 10 km, ma è già un passo avanti. Dalla maratona non ho più fatto un lungo di corsa, i primi 21 km saranno proprio quelli che farò domenica dopo i 90 km di bici.
Dopo tutto il coach lo aveva previsto: «Non sarai posto per Rimini - diceva ad inizio preparazione - e sarai ancora alle prese con i postumi della maratona». E aveva ragione.
Io ci provo: parto, nuoto, farò la bici e se il dolore dovesse arrivare mi fermerò. Lo prometto.
Questo fine settimana, intanto, è stato dedicato all’ultimo combinato bici-corsa e alla prova della muta, quella maledetta muta che ogni anno è come se la provassi per la prima volta nella vita. Mezz’ora per infilarla e poi il test è come di consuetudine in piscina, dove l’acqua se tutto va bene è 27°…un brodo. Che caldo! Tuffo e….il galleggiamento che la muta ti dà, ti fa sentire come se stessi per battere la Pellegrini nella sua specialità. Peccato che le braccia e le spalle dopo un po’ facciano fatica a spingere acqua.
Il combinato del sabato mi fa comunque vedere la luce: ottima la gamba in bici e nella corsa ho visto per la prima volta il passo scendere sotto i 5 minuti al km dopo tanto tempo.
Quello che mi sta dando tanta voglia di andare avanti è... sapere quanta gente sia interessata nella mia bandelletta, sentire le persone intorno a me incitarmi e chiedermi come stia andando la mia preparazione.
A volte, durante i miei lunghi allenamenti, mi capita di pensare a quante persone io abbia indirizzato verso la corsa o lo stesso triathlon, persone normali che hanno trovato una forte motivazione in questo tipo di sport. Già, persone normali, come lo sono io, che respirano il mio stesso modo di vedere le cose. “THINK IRON”, l’ho letto tempo fa su una rivista ed è vero... «IRON si nasce!».
Silvia Schiapparoli
Communication Specialist Fitness & Outdoor Garmin Italia
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