Quella vissuta ieri a Buonconvento (SI) è stata una giornata che non sarà dimenticata facilmente. Dopo l’edizione “zero” dello scorso anno, infatti, L’Eroica Sud si è concessa a 382 appassionati che hanno pedalato su due diversi percorsi, uno di 89 e l’altro di 69 chilometri, attraverso il magnifico territorio a sud della provinciali Siena tra strada sterrata, campi d’un verde intenso da togliere il fiato, borghi e panorami di straordinario interesse naturalistico.
Ma L’Eroica Sud non è stato solo un evento riservato al ciclismo vintage; fin dalla festività del primo maggio Buonconvento ha ospitato una serie di iniziative che hanno suscitato fortissime emozioni, per tutti i gusti ed età.
Il Museo del rugby di Colleferro, in uno strano ma efficacissimo connubio con il ciclismo, ha allestito una mostra di maglie storiche denominata “Fango e Sudore”: poi uno dei beniamini del grande pubblico, Mauro Bergamasco, ha presentato un suo libro lasciano poi la scena al ciclismo di Giancarlo Brocci, anche lui in veste di autore di un libro su L’Eroica. Quindi la gara dei giovanissimi, L’Eroica Sud e la cicloturistica di 25 chilometri, aperta a tutti i tipi di bicicletta. Un vero e proprio happening che ha coinvolto tutto il borgo in una grande festa sportiva e sociale, grazie alla “notte bianca” che ha animato la vigilia.
Nel corso della prossima settimana saranno estratti a sorte 50 nominativi, tra quelli partecipanti a L’Eroica Sud, ammessi a partecipare a L’Eroica, in programma a Gaiole in Chianti (SI) domenica 5 ottobre
Anche il rugbista Mauro Bergamasco su una bici eroica
A L’Eroica Sud c’è stato anche un ospite davvero d’eccezione; Mauro Bergamasco, terza linea azzurra rugby, che a Buonconvento ha presentato il libro “Nel nome del Rugby” scritto insieme a Francesca Boccaletto. Bergamasco si è concesso volentieri ai tifosi e appassionati di ciclismo che lo ammirano sempre durante il 6 Nazioni, di cui è una vera e propria stella. Bergamasco, testimonial anche della mostra “Fango e Sudore” allestita con il concorso del Museo del Rugby, non ha resistito ed è balzato in sella ad una bicicletta eroica per provare qualche pedalata eroica: “Conosco il ciclismo – ha dichiarato poi Bergamasco – grazie a mio nonno che stava sempre davanti alla tv a guardare le corse!”
Alessandra Cappellotto, regina de L’Eroica Sud 2014
Buonconvento ha avuto la sua splendida regina; Alessandra Cappellotto, prima italiana a conquistare il titolo iridato su strada (San Sebastian 1997). Alessandra alla partenza ha dichiarato: “Non so bene come andrà; non sono molto allenata e questa è la mia prima esperienza sullo sterrato”. Poi, dopo aver completato il suo percorso si è dimostrata felicissima dell’esperienza vissuta a L’Eroica Sud: “Sono contentissima. Complimenti a tutti i partecipanti che mi hanno sostenuta durante la pedalata. Questa è un'iniziativa fantastica. Davvero non pensavo di vivere una giornata così bella insieme a tanta gente e in un territorio unico!”
Il primo straniero a partecipare
Prima presenza straniera a L’Eroica Sud; si tratta di Daud Khan, 59 anni pakistano: “Vivo a Roma e partecipo a L’Eroica – ha spiegato Daud – quindi non potevo non venire a L’Eroica Sud. Bellissima esperienza; tornerò volentieri il prossimo anno”.
L’Eroica, di Giancarlo Brocci – Giunti editore
Sabato a Buonconvento Giancarlo Brocci ha presentato il suo libro: L’Eroica, di Giunti editore.
Il libro racconta tutta la storia della cicloturistica d'epoca più amata al mondo; come nasce una passione per il ciclismo e come si alimenta nel tempo l'idea di un evento del genere: “Una passione che ha provocato percorsi anche molto duri – ha spiegato Brocci durante la presentazione - A 5 anni mi chiamavano per andare a leggere il giornale ai vecchi del paese. E le prima richiesta era sempre il ciclismo, di tutte le categorie. Nacque così la mia passione per il ciclismo e i suoi eroi, protagonisti di straordinarie avventure. L’idea de L’eroica mi venne nel 1992. Scrissi un articolo per la nazione che a gennaio del ‘93 proponeva un progetto; il Parco Ciclistico del Chianti. Nel ‘95 organizzammo la prima gran fondo dedicata a Gino Bartali; fu un inizio molto modesto, con 130 ciclisti. Il percorso più lungo lo finirono in quattro. Poi ci fu la crescita esponenziale anno dopo anno. Nel 1997, dopo due settimane dalla Gino Bartali, proponemmo L'Eroica, quale gadget gratuito per quelli che avevano partecipato alla gran fondo. Alla prima salita capii la bellezza di quella idea ed il fascino di quei ciclisti che avanzavano a fatica, ma felici, sulla strada bianca. Si trattava di conoscere il ciclismo dalle sue radici e andare incontro al futuro guardando al passato. Partirono in 92. Poi nel 2001 L'Eroica usci dal Chianti per entrare nelle Terre di Siena, grazie alle Istituzioni. Nel 2003 telefonarono i nuovi dirigenti della Brooks ed arrivarono i primi giornalisti stranieri che raccontarono a tutto il mondo la bellezza de L’Eroica. Poi nacquero la corsa dei professionisti e il Girobio che ho organizzato dal 2009 al 2012 quale modello sportivo di lotta al doping. Il tema è sempre validissimo visto che l'epo e' il secondo farmaco più venduto al mondo quando ha proprietà terapeutiche per lo 0,4 per cento delle malattie conosciute”.
Il libro L’Eroica sarà presto tradotto in lingua inglese.