Biciclette dappertutto. Impossibile non accorgersi che il Bike Festival si è festosamente impadronito del Garda Trentino per farne il tempio assoluto della MTB. Un evento, un expo, un happening: il Bike Festival è tutto questo e altro ancora. Stamane a Riva del Garda si è alzato il sipario sulla manifestazione che fino a domenica chiamerà oltre trentamila appassionati sul versante nord del Lago di Garda. Doppiato il traguardo dei vent’anni, il Bike Festival conferma fin dalle prime battute la sua promettente evoluzione verso una dimensione assolutamente internazionale a cui i media guardano con crescente attenzione.
Chi ha ideato questo evento poderoso è Uli Stanciu che un tempo praticava la tavola a vela, fino a quando ha capito che sul Garda i “rampichini” avrebbero trovato il loro habitat naturale: qualcuno all’epoca pensò che fosse un visionario, si trattava invece di un’intuizione micidiale. “Neanche io immaginavo che saremmo arrivati fin qui – ammette, mentre scorre con lo sguardo il villaggio popolato da oltre 150 aziende – siamo riusciti per primi a capire cosa la gente voleva: non solo ammirare le bici, ma provarle, toccarle, saperne di più. Oggi come oggi, un appassionato di MTB non può mancare questo appuntamento”.
Rischiarata da un tiepido sole, la giornata inaugurale – a parte la cerimonia ufficiale di apertura – ha consumato i primi appuntamenti agonistici, in particolare la nuova competizione “eliminator” su uno spettacolare tracciato di 600 metri ricavato nel centro storico, con partenza e arrivo davanti alla Rocca rivana. Domani, venerdì, sarà la volta della gara di enduro e della sfida in salita il nuovo tracciato di 1.080 metri al Bastione per provare a battere il tempo record del campione di cross country Wolfram Kurschat.
Ma il vero clou del Bike Festival è indubbiamente sabato, quando lo sparo di partenza della Rocky Mountain Bike Marathon scatenerà gli attesi 2500 partecipanti in una sfida di altissimo livello, vista la qualità dei campioni al via. Una lunga giornata che si concluderà con la “movida” dell’Open Night, il momento in cui il popolo dei bikers si ritroverà accomunato in quell’atmosfera festosa e amicale che fa parte della cultura del ciclismo fuoristrada. Ventuno anni fa sembrava una stranezza per pochi appassionati: oggi è un fenomeno di massa di cui il Garda Trentino è stato lungimirante artefice.