Consolidare la collaborazione tra FCI ed enti di promozione a livello regionale, tutelare la sicurezza degli atleti, nel rigoroso rispetto della normativa nazionale, promuovere e diffondere il ciclismo e i suoi valori fondamentali quali strumenti di integrazione sociale e crescita culturale.
Questi, in estrema sintesi, gli obiettivi ed i principi fondamentali sottesi all’attività promossa dalla neonata Consulta Regionale Lombarda del Ciclismo, ufficialmente costituitasi a Milano, sulla scorta dell’importante iniziativa assunta dal Settore Amatoriale del Comitato Lombardo della FCI, che ha chiamato a raccolta tutti gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e da tempo attivi sul fronte dell’organizzazione in Lombardia di gare e manifestazioni ciclistiche.
«Il modello di riferimento per la nostra attività sarà naturalmente quello rappresentato dalla Consulta Nazionale del Ciclismo, il cui regolamento, al titolo IV, contempla chiaramente le Consulte territoriali - ha dichiarato Gianantonio Crisafulli, responsabile del Settore Amatoriale della Federciclismo lombarda -. La nascita di questo nuovo organismo di coordinamento gioverà senza dubbio alla qualità della proposta offerta ai nostri atleti di riferimento, finalmente in un quadro di piena condivisione ed armonizzazione dei calendari e delle regole».
Sì, certo, quelle riguardanti in particolare il delicato tema della sicurezza in corsa, che per la FCI rappresenta un elemento imprescindibile e non negoziabile per il buon esito di ogni manifestazione e di cui il Settore Amatoriale del CRL, assumendosi la responsabilità dell’iniziativa, nella piena consapevolezza della propria missione, vuole quindi sottolineare l’importanza, sicuro del pieno sostegno di tutti i soggetti, chiamati ora a far parte del Consiglio della Consulta.