"Dove passa Elisa Bianchi non cresce più il tricolore per le avversarie!". Il celebre detto accostato ad Attila, il re degli Unni, calza a pennello per le gesta della giovanissima e talentuosa ciclista di Lograto nata il 24 giugno del 2008 in forza al Velò Montirone del presidentissimo Paolo Zanesi. I numeri parlano da soli e dimostrano che la reginetta del fuoristrada italiano Donne Esordienti è assolutamente lei. La bresciana nelle due stagioni (2021 e 2022) nella categoria ai Campionati Italiani, sia di ciclocross che di mountain bike, non ha lasciato nemmeno le briciole alle avversarie indossando tutte e quattro le magliette tricolori in palio.
L’ultimo titolo italiano è arrivato in Piemonte a Bielmonte nel Biellese dove Elisa è arrivata, come da ben consolidata tradizione, solitaria al traguardo della gara Donne Esordienti 2° anno. 49 i secondi di vantaggio sulla seconda classificata Elisa Giangrasso (Orange Bike Team).
"Elisa è partita subito davanti, ha fatto una buona andatura sulla prima salita - spiega il papà Gianluca Bianchi -, ha aspettato un attimo sul falsopiano e poi quando è iniziato un altro strappo ha attaccato e preso un buon vantaggio sulle altre al termine del primo giro. Poi è stata brava a controllare e mantenere quel vantaggio".
Era tanta la pressione sulle spalle di Elisa, quando si vince sempre tutti si aspettano lo stesso risultato... «Di sicuro è un po’ pesante, tutti pensano che io faccia sempre una bella gara e ottenga un buon risultato - riflette Elisa che ha superato l’esame di terza media e il prossimo anno frequenterà il Liceo Scentifico “A. Calini” di Brescia -. Così senza volerlo ti mettono addosso la pressione e senti che devi fare bene per non deludere le aspettative. E’ bellissimo vincere l’Italiano, ma sinceramente è anche difficile tenere queste maglie tricolori addosso. Ho fatto un po’ fatica ad abituarmi, per cercare di avere meno ansia possibile, ma più vado avanti e più sto imparando che non devo pensare a cosa si aspettano gli altri da me, ma correre solamente per me stessa, la squadra e la mia famiglia che mi aiuta tantissimo. Penso che siano un peso enorme tutti questi tricolori vinti, ma è anche una soddisfazione grandissima».
Papà Gianluca ci ha detto che eri molto tesa alla partenza dell’Italiano... «Vero, ma quando senti il via sinceramente passa tutto e addosso non senti più quell’ansia che avevi prima. Sei solo concentrata a fare la gara come meglio puoi e immaginarla sul percorso».
Sei abituata alla vittoria, quando perdi come reagisci? «Mi arrabbio! Non mi piace perdere in qualsiasi gara e quando non vinco sono delusa di me stessa. Non ha importanza la corsa, io punto sempre a vincere e questo mi dà la carica per cercare di fare il meglio possibile e capire gli errori che commetto».
Il futuro ancora nel fuoristrada o ci sono novità? «Di sicuro continuerò tra le Allieve a fare mountain bike e ciclocross, ma quest’anno su strada ho corso pochissimo, si contano sulle dita di una mano. Nel 2023 voglio gareggiare di più su strada, voglio integrarmi nel gruppo e capire come funzionano quelle corse».
Valerio Zeccato dal settimanale ManerbioWeek