Andrea Pietrobon oggi ha davvero sfiorato la vittoria a Lucca: il corridore del Team Polti-Kometa è stato ripreso e superato a 100 metri dal traguardo da Thomas e Valgren, che poi hanno chiuso al primo e al secondo posto. «Sono veramente andato a tutta e ho pensato solo che stavo per vincere una tappa al Giro e mi sono emozionato a 500 metri dall'arrivo. Ho dato tutto, più di così non sarei riuscivo a fare».
Il ragazzo bellunese però non si arrende e proverà ancora ad attaccare e ad andare in fuga per riuscire a vincere una tappa al Giro.
«Sì, nel finale ci credevo veramente ma non avevo più gambe e avevo praticamente dato tutto quello che avevo». Il veneto è stato anche il primo a passare al traguardo dell’Intergiro di Luni prendendo 12 punti e 3” d’abbuono e ha dato un grande contributo alla fuga a quattro che è arrivata al traguardo..
«Quando vai in fuga è sempre meglio dare un aiuto, ma io non ne avevo più. Così negli ultimi chilometri ho deciso di giocarmi tutte le mie carte e per quanto riguarda il finale posso dire che è andato bene ma non benissimo. Quello di oggi è stato il mio primo piazzamento da professionista e ottenere con un terzo posto in una tappa del Giro d'Italia non è assolutamente male».
Nella tappa di oggi la vittoria doveva andare a un velocista, ma Pietrobon, Thomas , Paleni e Valgren sono riusciti a far saltare tutti i treni dei velocisti.
«E’ vero che c’erano tanti velocisti ma noi ci abbiamo creduto fino alla fine. Durante tutta la discesa del Bracco ci siamo guardati, l'Alpecin ha voluto fare la salita forte per mettere fatica nelle gambe degli altri velocisti e per noi tutto sommato è stato un vantaggio perché non sono venuti a riprenderci».
Pietrobon ha lanciato la sua fucilata sul rettilineo verso il traguardo, ma la sua azione non è bastata a vincere la tappa.
«Non ho vinto, mi dispiace perché veramente a un certo punto ho iniziato a crederci. Per il momento mi accontento e penso che questo sia solo l’inizio: continuerò a provarci».