Ai 2.565 mt dell'Alto del Colorado Filippo Ganna taglia il traguardo senza fiato, ma ci impiega poco a riprendersi e a concedersi alle nostre domande con la consueta disponibilità.
«Giù dalla bici ci vogliamo tutti bene, ma in corsa è guerra. Remco Evenepoel non sta antipatico al gruppo, se hai la maglia di leader e devi affrontare una tappa complicata è normale che ti attacchino. La Bora Hansgrohe ha movimentato la situazione creando i ventagli, io e Leonardo Basso ci siamo fatti trovare pronti e nel finale ho dato tutto per la maglia azzurra. Tra i sette arrivati in testa sicuramente ero l'unico sopra i 60 kg e non di poco, visto che io ne peso 80...» analizza lucidamente l'andamento della tappa regina della Vuelta a San Juan.
A due giorni dalla conclusione della corsa argentina il 23enne piemontese tre volte campione del mondo dell'inseguimento individuale è 2° in classifica generale a 33" dal talento belga della Deceuninck Quick Step Evenepoel. «Per la classifica temo ci sarà poco da fare, ma io ci tengo a questa corsa e ci proverò fino alla fine a centrare il risultato pieno. Due anni fa finii terzo, migliorare quel piazzamento già dimostra che sono cresciuto. Le sensazioni sono buone e queste fatiche sicuramente mi torneranno utili per i prossimi appuntamenti in maglia Ineos e con la Nazionale Italiana» chiosa l'azzurro che a fine mese andrà a caccia del poker iridato.
Nel file audio potete ascoltare l'intervista integrale a Filippo Ganna.