I PIU' LETTI
CONSONNI, LA PRIMA DEL SAGGIO
di Valerio Zeccato | 27/07/2018 | 07:55

 La prima vittoria non si scorda mai. Così si dice e così è. Si­mone Consonni, bergamasco nato a Ponte San Pietro il 12 settembre del 1994, da dilettante era abituato a vincere (tricolore su strada Under 23 e più volte campione italiano anche su pi­sta), passato professionista nel 2017 con la UAE Team Emirates non aveva ancora assaporato il gusto di alzare le braccia al cielo. La ruota veloce del team guidato da Beppe Saronni, dopo esserci andato vicino in diverse occasioni, ha rotto il ghiaccio nella prima tappa del Giro di Slovenia, da Len­da­va a Murska Sobota, mercoledì 13 giugno. Con una robusta volata delle sue, Simone si è messo alle spalle due velocisti che di esperienza ne hanno di si­curo più di lui: Matteo Pelucchi e Nic­colò Bonifazio. Ed è anche andato vi­cinissimo al bis alla nuova corsa a tap­pe Adriatica Ionica Race, dove nella seconda frazione da Lido di Jesolo a Maser è stato superato solo da un ce­rto Elia Viviani, un velocista che non ha certo bisogno di presentazione e che in quella corsa ha fatto filotto.

Che sensazione ti ha regalato la prima vittoria?

«Tanta roba! Quando vin­ce una volata, uno sprinter si sente addosso un’adrenalina incredibile subito dopo aver tagliato il traguardo. È indescrivibile! La vittoria mi è mancata tanto da quando sono passato tra i prof e ritrovarla è stato bellissimo».

In un flash cosa ricordi di quella volata?

«Ricordo tutto molto bene: ci ho pensato e ripensato chissà quante volte. L’ho rivista in televisione solo un paio di volte, ma nella testa c’è tutto il film dei metri finali. Sono stato bravo, for­te e fortunato. Ogni volta che ti butti in uno sprint, per vincere devi avere almeno un pizzico di fortuna con te, altrimenti non c’è niente da fare. Per vincere devi trovare il varco giusto, non ti deve capitare nulla, niente sbilanciamenti o altro, e devi fare la scelta giusta nel risalire il gruppo dalla parte in quel momento più favorevole. Quel giorno in Slovenia era la prima tappa e tutti sono andati piano, anche perché il circuito era molto pericoloso. E la fortuna mi è sta­ta vicina in quanto nella caduta po­co prima di iniziare la volata mi hanno toccato la spalla ma non sono finito per terra: mi sono salvato per una questione di centimetri...».

A chi hai dedicato il successo?

«La prima vittoria è difficilissima da dedicare: ci sarebbe un sacco di gente da ringraziare, tutti quelli che hanno fatto il cammino con te. La prima l’ho dedicata a me, alla mia famiglia e alla mia fidanzata Alice. Così non faccio torto a nessuno».

Come si sta dopo aver rotto il ghiaccio?

«Vivo non dico con tranquillità, ma sa­pendo che comunque un traguardo tra i prof sono riuscito a farlo mio. Prima di passare dai dilettanti ci pensavo e mi sembrava un traguardo lontano... Vin­cendo, è chiaro, acquisti autostima e morale e tutto va meglio».

Tanto meglio che nella seconda tappa dell’Adriatica Ionica Race sei andato vicinissimo al bis.

«Ma ho trovato sulla mia strada Elia Viviani che in questo momento, secondo me, è il più forte velocista al mon­do. Lo dimostrano i risultati, le vittorie. Elia è fortissimo e ha una testa impressionante, ha una squadra forte ma devi essere bravo tu a saperla gestire. E in questo lui è grandissimo».

Tanta stima nel velocista principe della Quick Step Floors o qualcosa in più?

«Elia lo conosco da tempo, è da parecchio che ci ritroviamo in pista e ho tantissima stima di lui, ma c’è anche l’amicizia tra noi. Ho ancora una cartolina che mi aveva mandato nel 2012 con la dedica e la conservo gelosamente. All’Adriatica, il giorno della sua vittoria e del mio secondo posto, ci sia­mo sentiti dopo la corsa. Poi abbiamo scherzato molto alla partenza visto che lui aveva la maglia di leader della classifica e io quella rossa della classifica a punti, che in realtà era di Elia che era davanti a me come punteggio. Di Vi­viani ammiro la professionalità e la voglia di arrivare: è una cosa che mi ha trasmesso. Faccio un esempio: Sagan è un grandissimo ma è un fenomeno na­turale, Elia si è costruito giorno dopo giorno, con tanta applicazione, testa e lavoro. Mi piacerebbe seguire le sue orme, e lavorerò a fondo per riuscire a farlo, anche se arrivare ai suoi ri­sul­tati è difficilissimo».

Hai iniziato a gareggiare nel 2000 con i Giovanissimi a Brembate di Sopra, sono passati 18 anni e ora vinci tra i professionisti. Ci hai mai pensato?

«Sì, mi rendo conto che sono passati tanti anni e che ho realizzato un sogno. Ma, come dico sempre, penso di essere stato fortunato: il mio percorso nel ci­clismo è stato lineare. Nel senso che in ogni categoria ho avuto la fortuna di avere accanto persone che in quel mo­mento andavano benissimo, che non mi hanno mai fatto pesare il ciclismo, che non mi hanno mai chiesto chissà quali risultati. Per me almeno fino agli juniores è stato tutto e solo un gioco: non ero sfegatato del ciclismo, non correvo a casa a vedere le corse in televisione».

E dopo una stagione e mezza tra i professionisti, Simone Consonni ha capito qual è il suo posto?

«Di sicuro c’è che mi sono fatto l’idea che devi essere tu fondamentalmente a capire quale può essere la tua dimensione. Sono passato con l’etichetta di chi doveva fare risultato, di chi tra i dilettanti vinceva ed era anche stato campione italiano. Ci si aspettava molto, ma quando passi dall’altra parte cambia tutto. È brava la squadra a far­mi fare un certo tipo di corse, a chiedermi di lavorare quando devo lavorare, ma anche a darmi delle responsabilità. Mi sto riscoprendo ed è chiaro che vincere o arrivare vicino alla vittoria battuto da fuoriclasse come Viviani, ti fa molto piacere e ti fa crescere. Di­pende da tante cose: ad esempio io preferisco le volate un po’ dure, non amo i lunghi rettilinei tutti piatti. E penso anche di essere più portato a lanciare le volate, o alcuni tipi di volate, che a farle in prima persona».

Simone Consonni è all’inizio del suo so­gno. Ha solo ventitré anni ma è già saggio. La vita sta cambiando, pedalata dopo pedalata, e non solo nel ciclismo.

«Vivo ancora a Brembate Sopra, ma tra un paio di mesi prendo casa a Lal­lio, sempre vicino a Bergamo, e andrò a vivere con la mia fidanzata Alice. Un altro passo importante...».

da tuttoBICI di Luglio

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
La maglia Gregarius Pro Made in Italy e la maglia Damask sono due prodotti che rappresentano con assoluta maestria l’eccellenza tipica dell’artigianalità italiana, un vanto per noi tutti ma anche...

Caracal è lo pneumatico tubeless ideato e prodotto da Hutchinson per completare la propria gamma gravel e si tratta di un prodotto davvero molto interessante che può affrontare diversi tipi...

Specialized alza il livello della performance trail con le nuove Traverse SL II Hydra 2, ruote in carbonio progettate per i rider che cercano la combinazione perfetta tra leggerezza, controllo...

Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto unico nel panorama internazionale e sono state pensate e realizzate...

Il 2025 per MAXXIS è un anno a tutto gravel! Dopo aver messo a punto la collezione l’estate scorsa con i nuovi Reaver, la rivoluzione pensata e applicata dal marchio...

Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese avete davvero molto scelta in questo momento, infatti, il mercato...

Nel panorama ciclistico professionistico non esistono realtà più uniche, divertenti e innovative di quella della Unibet Tietema Rockets. Da quest’anno è entrato a far parte di questo magico mondo anche...

Dopo aver lanciato lo scorso anno la Nago R4 PAS 3DMSS, la prima sella Prologo ultraleggera con cover multi settore stampata interamente in 3D, l’azienda italiana amplia la propria gamma...

Taipei Cycle si conferma una fiera di calibro mondiale e anche nel 2025 non ha tradito le attese. Tra le belle novità troviamo sicuramente un grande prodotto italiano, ovvero il...

Oggi Trek ha presentato una nuovissima vernice Project One ICON Chroma in collaborazione con Shimano, che celebra gli iconici gruppi Dura-Ace del marchio. Per decenni, la componentistica DURA-ACE ha abbellito...

Garmin ha appena presentato Varia™ Vue, la prima luce frontale da 600 lumen dotata di videocamera frontale 4K per salvare automaticamente le clip in caso di rilevamento di incidente. Quest’ultimo dispositivo...

Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la scelta finale a mio avviso resta molto personale, almeno per...

Ogni novità immessa mercato ha certamente il suo peso e merita attenzione, ma quello che viene generato dallo Specialized Science Club ha sempre la stessa caratteristica: spaziale! È con grande...

Dopo aver scritto capitoli importanti nel ciclismo moderno con selle e scarpe profondamente innovative e performanti, Fizik amplia la propria impronta nel nostro sport introducendo una nuova e completa gamma...

Nella nuova collezione Primavera-Estate 2025, così come accade da qualche anno,   è proprio nella linea R-EV1 che possiamo trovare i capi più orientati alle performance, indumenti in cui ALÉ...

Il Giro delle Fiandre è terreno di caccia per Tadej Pogačar e lo sarà ancor più domani dopo la recente Milano Sanremo. Domani il Team UAE Emirates-XRG torna in gara...

Lo abbiamo visto in gara e ben osservato quando indossato dai vari atleti dell’EF Education Easypost Pro cycling Team, ma oggi possiamo finalmente toccarlo con mano visto che è ufficialmente...

Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è da tenere in grande considerazione. I suoi plus? Enorme versatilità,...

Salvatore Grimaldi, Presidente e proprietario di F.I.V. Edoardo Bianchi S.p.A., ha nominato Alberto Cavaggioni nuovo Direttore Generale e Amministratore Delegato di Bianchi, con decorrenza da lunedì 17 Marzo 2025. Milanese,...

La decisione di Lidl-Trek di correre con la trasmissione 1x RED XPLR AXS di SRAM non era nemmeno nell’aria quando il responsabile del supporto tecnico del team Glen Leven ha...

Sidi è orgogliosa di annunciare l’ottenimento delle certificazioni ISO 14001:2015 e ISO 45001:2018, legate rispettivamente all’utilizzo di un adeguato sistema di gestione ambientale, e alla salute e sicurezza sul lavoro. Un...

Grinduro tornerà in Toscana tra il 13 e il 15 giugno e più precisamente nello splendido palcoscenico medievale di Massa Marittima. Il format resta quello vincente di sempre: un mix...

Anche quest’anno Mapei Sport sostiene la Varese Van Vlaanderen, manifestazione cicloturistica, che permetterà a tanti cicloamatori di mettersi alla prova sui “muri” del Varesotto che ricordano quelli del Giro delle...

La linea PRO, quella ideata da EthicSport per supportare gli atleti di alto livello in attività particolarmente faticose e prolungate nel tempo, si completa oggi con Super Dextrin® PRO, un...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
di Giorgio Perugini
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere...
di Giorgio Perugini
Potremmo spendere mille parole su Protone,   probabilmente  uno dei caschi più apprezzati di sempre, un prodotto sfruttatissimo dal team...
di Giorgio Perugini
Gravel o road? Quanti dubbi, dubbi che potete semplificare ed eliminare del tutto sfruttando una...
di Giorgio Perugini
Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche...
di Giorgio Perugini
I due capi che vi presento oggi sono la Equipe R Spring Fall LS Jersey S11 e l’equipe R Spring...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy