I dischi in carbonio hanno fatto il loro esordio nelle competizioni motoristiche a due e quattro ruote già diversi anni fa e le stesse case, dopo averne apprezzato le prestazioni e la sicurezza (caratteristica cresciuta con il passare degli anni) hanno deciso nell’ultimo decennio di montarli su alcuni modelli di punta venduti al pubblico. Così è stato per la Ferrari con la Enzo, prima auto di serie ad utilizzarli su strada, mentre per le moto i kit comprensivi di dischi in carbo-ceramica sono ancora aftermarket ed esclusivamente destinati alle competizioni.
ALPHA, marchio spagnolo di motociclette che da qualche anno produce moto e bici elettriche, ha ripreso l’idea di realizzare dischi carbo-ceramici per le due ruote a pedali e ne ha avviato recentemente la produzione.
Per quanto riguarda le competizioni ciclistiche, nei prossimi anni continuerà probabilmente la coesistenza tra i diversi impianti frenanti, ovvero quelli a disco e quelli tradizionali. Molti sono ancora i dubbi che circondano il freno a disco, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza in caso di caduta e i problemi nei veloci pit-stop con l’ammiraglia.
I dischi di Alpha fanno un grande passo avanti nelle prestazioni e utilizzando l’ultima tecnologia riguardante i polimeri di ceramica, promettono ottime frenate in qualsiasi situazione, soprattutto nei momenti in cui le performance sono massime. Dalla loro hanno un peso bassissimo di circa 32g per un 140mm e 40g per la versione da 160mm.
La superficie del rotore permette una potenza di frenata elevatissima, ben oltre quella offerta dai rotori tradizionali, raggiungibile peraltro con una pressione minima. La stessa casa abbina i propri dischi alle pastiglie organiche, affermando che le metalliche e semi-metalliche potrebbero rovinare la pista frenante.
In caso di ripetute e violente frenate, non avviene deformazione di questi dischi poiché sono praticamente inerti e potrebbero raggiungere temperature elevatissime senza battere ciglio.
Per quanto riguarda noi ciclisti, il vantaggio evidente sta sia nella pura leggerezza del disco e soprattutto nel minor peso peso che grava nella rotazione della ruota. Esistono in commercio dischi in acciaio molto lavorati e alleggeriti chiamati “ a margherita” che arrivano anche a 75g di peso, ma spesso vengono accusati di non riuscire a garantire una frenata potente. Con i dischi Alpha potremmo andare oltre e risolvere in un sol colpo il problema della leggerezza e della potenza della frenata. Lo spessore di questi dischi è di 1,8mm, poco di più rispetto al classico disco in acciaio da 1.7mm a cui siamo abituati.
I dischi Alpha sono realizzati in un unico pezzo per montaggio standard a 6 viti, opzione che evita di realizzare un ragno interno lavorato diversamente. L’impatto scenico è forte e se le prestazioni sono da urlo, come è lecito immaginare, entro breve li vedremo nelle competizioni dalla Mtb fino a quelle di corsa su strada.
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Giorgio Perugini