Scatta domani il Tour de France, la più importante corsa a tappe di ciclismo, disciplina che vede sempre più atleti elite e amatori utilizzare la soluzione SuperOp per la scelta giornaliera del proprio carico allenante. Anche numerosi preparatori utilizzano SuperOp per la valutazione dello stato di forma dei propri ciclisti, e ne abbiamo parlato con Dario Broccardo, per oltre 20 anni Responsabile delle nazionali italiane maschili e femminili di ciclismo.
La stagione internazionale del ciclismo su strada raggiunge il suo apice con l’avvio del Tour de France, la corsa a tappe francese che scatterà domani 2 luglio da Mont Saint Michel e in tre settimane attraverserà il Massiccio Centrale, i Pirenei, il Giura e le Alpi, per poi concludere la sua corsa a Parigi, sugli Champs-Elysées. Saranno 23 giorni di passione, 21 frazioni di sfide e sfinimenti, e mai come nelle corse a tappe, la condizione fisica di un ciclista deve essere monitorata e controllata.
Per giungere all’appuntamento più importante della stagione come la Grande Boucle, la programmazione degli allenamenti quotidiani è decisiva ai fini del miglior risultato possibile, e oggi i ciclisti possono avvalersi di un nuovo alleato: SuperOp Supercompensation Optimizer, la soluzione italiana che aiuta atleti e allenatori nelle scelte dei carichi di lavoro in bici e non solo.
Un preparatore che ha creduto in SuperOp è Dario Broccardo, un allenatore di lungo corso: per 20 anni (1981-2000) responsabile tecnico delle squadre nazionali maschili e femminili della Federazione Ciclistica Italiana, con una vittoria ai Campionati del Mondo su Strada femminile a San Sebastian nel ’97, tre medaglie d’oro ai Giochi Olimpici (Barcellona ’92, Atlanta ’96 e Sydney 2000) e un argento ad Atlanta ’96. Dal 2001 al 2004 è stato Coordinatore Tecnico della Commissione Medica del Settore Sanitario Nazionale della F.C.I., e successivamente (fino al 2010) direttore del Centro Studi della FCI. Oggi collabora con un Team World Tour come allenatore.
UN “AIUTO COACH” AL POLSO
Ma prima di parlare dell’esperienza di Broccardo con SuperOp, spieghiamo in cosa consiste. SuperOp è una soluzione composta da una app su smartphone in abbinamento ad un semplice sfigmomanometro che, grazie ad un complesso algoritmo, valuta alcuni parametri legati allo stress organico-metabolico dell’organismo, causato prevalentemente - ma non solo - dagli allenamenti. Con una sola misura al mattino di pressione sanguigna e battito cardiaco SuperOp è
così in grado di determinare la condizione quotidiana dell’organismo e di conseguenza di suggerire il carico più appropriato per l’allenamento della giornata, cioè il volume di lavoro che ottimizza il processo di supercompensazione che sta alla base del miglioramento della performance. SuperOp è di assoluta facile lettura: il responso mattutino è basato su un colore (verde, arancione, giallo e rosso) che determina il carico allenante suggerito all’atleta.
I PUNTI DI FORZA DI SUPEROP NEL CICLISMO
Il ciclismo ha una forte peculiarità, quella di avere competizioni a tappe, dove si deve gareggiare anche in giorni in cui il corpo dell’atleta richiederebbe una fase di scarico. «Ritengo che SuperOp possa essere di grande utilità proprio in questa tipologia di competizioni – commenta Dario Broccardo – e con il team BMC abbiamo seguito un paio di atleti all’ultimo Giro d’Italia rilevando un quadro generale del soggetto estremamente interessante».
Infatti, secondo il tecnico trentino, SuperOp è in grado di fornire informazioni utili: «Ci siamo accorti che la soluzione è estremamente sensibile alle variazioni anche non strettamente collegate al carico di lavoro svolto il giorno precedente, e, correttamente utilizzato e interpretato, può dare segnali di allarme di ciò che potrebbe verificarsi di lì a qualche giorno» e in una gara a tappe questi segnali premonitori sono estremamente importanti.
Secondo il tecnico Broccardo, gli atleti professionisti - già abituati a misurarsi il battito cardiaco al mattino – possono ottenere dei vantaggi con SuperOp «perché la sua forza sta nel fatto che è in grado di gestire una mole enorme di dati storici difficilmente interpretabili da un singolo atleta: è qualcosa di più di una percezione, poiché i dati incrociati sono oggettivi».
COME I CICLISTI REAGISCONO A SUPEROP
Il ciclismo, più di qualsiasi altro sport, è abituato da decenni all’impiego di numeri e valori: dall’introduzione del controllo del battito cardiaco negli anni 80 alla più recente analisi della potenza e dei watt prodotti in bicicletta, i ciclisti sono soliti “armeggiare” con cifre di varia natura. Pertanto hanno accolto con interesse la soluzione SuperOp. «Lo abbiamo fatto con quattro ciclisti del nostro team, due giovani e due esperti di valore mondiale come Manuel Quinziato e Daniel Oss, che hanno accolto la nostra proposta con entusiasmo, e dall’altra parte noi abbiamo utilizzato SuperOp con loro raccogliendo dati estremamente interessanti».
Ma a questo punto, come potrebbe declinarsi l’esperienza SuperOp nel mondo amatoriale? «Personalmente non ho grande esperienza in questo campo, ma credo che ormai le granfondo siano frequentate da ‘professionisti della domenica’, ovvero appassionati che dedicano grandi risorse di tempo e denaro al ciclismo – conclude Broccardo – e ritengo che, con le dovute considerazioni, possa essere di aiuto anche a loro».
E se lo dice lui, c’è da crederci.
Maggiori informazioni su: www.super-op.com