I prodotti Vision negli ultimi anni hanno raggiunto una qualità elevatissima, merito di ottime idee e di un gran team di lavoro che ha sfornato a ripetizione articoli sempre più performanti e innovativi come il manubrio Metron 4D, apprezzato da una folta schiera di professionisti.
Se la memoria non mi inganna, non ricordo una ruota che abbia conquistato negli ultimi due anni così tanti podi nelle gare professionistiche come le Metron 40.
Robuste (vi ricordate i numeri di un certo Sagan?), veloci e leggere, praticamente delle ruote tuttofare capaci di arrampicare alla grande, sfrecciare veloci, affrontare i pavé del nord e solcare i campi di ciclocross di mezzo mondo: cosa pretendere di più?
Il profilo di 40mm le rende una perfetta via di mezzo tra l'alto e il basso profilo, basta montarle su qualsiasi bici per rendersi conto quanto ampio sia il loro range di utilizzo.
La larghezza di 25,4 mm è il risultato di importanti test in galleria del vento e di studi di fluidodinamica computerizzati che assegnano a questo valore, affiancato all'altezza di 40mm, la dimensione ideale per guadagnare velocità in ogni frangente.
Cerchi come questi, leggermente arrotondati, trovano a mio parere una perfetta corrispondenza con un tubolare da 25mm, con il quale creano una continuità di linee nel profilo laterale. Li ho anche usati con un tubolare da 23mm e la cosa non è andata male, ma il 25mm (ho utilizzato una coppia di Vittoria Cx) si è comportato meglio su tutti i fronti.
I cerchi sono molto solidi grazie all'impiego di carbonio unidirezionale, mentre i mozzi in carbonio con cuscinetti sigillati ad altissima scorrevolezza (2 all'anteriore e 4 al posteriore) sono eleganti ed efficienti. Raggi piatti (18 radiali anteriori e 21 posteriori) con nipples autobloccanti sono il corredo finale scelto da Vision per queste ruote assemblate e tensionate manualmente con grandissima cura.
Il corpo della cassetta è in alluminio ed è compatibile sia per Shimano/ Sram che per Campagnolo, sempre per 9-11 velocità.
Le Metron 40 sono disponibili con scritte chiare e nella più aggressiva grafica dark con scritte scure, ma entrambe fanno un figurone su qualsiasi bici.
Nei rilanci (anche quelli più violenti) dimostrano una invidiabile solidità, dote che fa guadagnare precisione nella guida anche in discesa, terreno dove si dimostrano veloci e precise.
In salita fanno il loro lavoro al meglio, merito dei soli 1320gr e di una reattività esemplare.
In frenata il comportamento di questi cerchi è ineccepibile, merito di una pista frenante regolare e dei pattini BlackBerry Prince forniti di serie nelle borse porta ruote. Ho affrontato lunghe discese, spesso frenando anche molto a causa del traffico, ma mai sono riuscito a far entrare in crisi né le ruote né i pattini.
Affrontando lunghi giri con molto vento ho provato sulla mia pelle quanto questo nuovo profilo sia redditizio. La bici non sbandiera assolutamente se investita da forti raffiche, o comunque se lo fa, succede a causa dell'impatto del vento con il corpo del ciclista, non per l'azione di questo sulle ruote. Questa importante caratteristica è un evidente vantaggio per le Metron 40 rispetto alla concorrenza.
A proposito di concorrenti, paragonandole alle migliori ruote americane, penso che le Vision Metron 40 non abbiano nulla da invidiare ad altre, anzi. Nella mia classifica sono decisamente in cima, seguite dalle Enve Smart 3.4 e dalle Zipp 303. Rispetto alle diretti concorrenti sono anche meno costose, particolare, visti i tempi, da non prendere alla leggera.
Ultimamente le ho un po' maltrattate affrontando alcuni tratti di mulattiere e ciottolati piuttosto disordinati e hanno superato con classe ogni prova, manifestando una grande affidabilità.
Penso non esistano percorsi che possano metterle in crisi, il loro utilizzo a 360 gradi le posiziona tra le migliori ruote attualmente presenti sul mercato.
Giorgio Perugini