Ogni festa ha un regista e quella del Tour a Pinerolo porta la firma di Elvio Chiatellino, imprenditore piemontese che da sempre ha la passione per le due ruote e che ancora una volta si è speso in prima persona per far arrivare i ciclisti più forti del mondo nella sua città
«Il Tour de France è qualcosa di straordinario a livello di emozioni, non può essere paragonata a nessun'altra e per me che amo il ciclismo è davvero il massimo. Ho 74 anni e mezzo, ho portato tanto ciclismo a Pinerolo e in Piemionte, ora non so cosa mi riserverà il futuro, ricordo che mio padre diceva sempre "l'uomo propone e Dio dispone". Il Mondiale? È una sfida durissima, perché bisogna mettere d'accordo tante realtà, istituzionali, economiche, politiche, private e pubbliche e poi la cifra richiesta - 10-12 milioni - è davvero elevata, oserei dire assurda. Non tutti hanno la fortuna che ha avuto Cassani, bravissimo nello sfruttare l'occasione e organizzare nel 2020 il mondiale con solo due milioni e mezzo».
Infine un giudizio sulla corsa che riparte oggi dalla sua Pinerolo: «Il Tour? Sarà un duello a due e per fortuna, dico, sarà un duello a due perché temevo molto, non essendo un medico, che Vingegaard non arrivasse in condizione. Ma adesso vi saluto, vado a godermi lo spettacolo...».