Il professor Ranieri Guerra, presidente aggiunto della Organizzazione Mondiale della Sanità, ha definito nei giorni scorsi "sciagurati" i comportamenti di entusiasmo senza prudenza e rispetto prossimo alcuno dei tifosi del Napoli, dopo la conquista della Coppa Italia, nella finale vinta ai rigori contro la Juventus.
Fermo restando la nostra formale equità di giudizio sulla scelleratezza degli eccessi dei tifosi di ogni ordine e grado, e di qualsivoglia club si parli, crediamo che Ranieri Guerra sia però d' accordo con noi - siamo medici entrambi - nell'invocare un avviso di correità a tutte quelle forze politiche che oggi strepitano e litigano sull'assembramento naturale dei tifosi in festa, ed tre giorni fa hanno invece consentito questa storica vergogna, a morti e decessi ancora ampiamente presenti in Italia, della ripresa del calcio maggiore in Italia.
A Ranieri Guerra, in nome di un sorriso che a nessuno oggi si nega, e tantomeno fra noi medici non di parte per concetto, vogliamo però dedicare un ricordo leggendario. Deve sapere, caro Guerra, che la modesta Napoli di oggi, nel suo nome e per amore dello sport, ha fatto nella storia ancora di più... Nel 1937, vede, gli sportivi napoletani che idolatravano per la sua vulcanica generosità quel Guerra remoto ciclista suo omonimo di nome Learco, dopo la vittoria trionfale nella Roma - Napoli del Giro, festeggiarono ed invasero l'Arenaccia ed il quartiere del Vasto a tal modo da riuscire nel massimo traguardo della vita. Spostare più in là l'ora, già stabilita, di un funerale.