Un confronto per crescere e migliorare. È stato questo lo spirito con cui si è svolta la tavola rotonda organizzata da Latteria Soligo dal titolo "Sport, Alimentazione e Salute" andata in scena all'Auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo (TV). Un incontro che ha messo al centro il tema della corretta alimentazione e dei suoi riflessi sullo stato di salute dell’individuo, ancor più quando collegato alla pratica di un'attività sportiva.
L'incontro, moderato da Luca Gialanella, caporedattore Ciclismo della Gazzetta dello Sport, dopo i saluti del Sindaco Stefano Soldan e di Alberto Villanova del Consiglio Regionale del Veneto, è entrata nel vivo grazie al contributo di Lorenzo Brugnera, presidente di Latteria Soligo: "L'incontro di oggi vuole essere un momento di riflessione per tutti, in primis per la nostra azienda, che da sempre è al servizio del territorio e dei cittadini. La salute e il benessere sono temi fondanti del nostro lavoro e per questo abbiamo deciso di organizzare un confronto che facesse luce su cosa davvero significhi sana e alimentazione".
Un tema caro a Latteria Soligo che si impegna da molti anni nella promozione della salute attraverso una corretta alimentazione, con prodotti di qualità. Un impegno che ha portato l'azienda ad affiancare il Team ciclistico Bahrain Merida, il giusto partner per promuovere, presso il grande pubblico, l’importanza di una dieta equilibrata
Anche nello sport, infatti, oggi l'alimentazione riveste un ruolo decisivo per le performance degli atleti: "Si è passati dagli albori di questo sport - ha raccontato Luca Gialanella - quando Alfredo Binda attribuiva alle ventotto uova inghiottite durante il Giro di Lombardia del '26 il merito della sua vittoria, a squadre professionistiche in cui i ciclisti sono assistiti da nutrizionisti e cuochi personali che studiano menu perfettamente bilanciati e allineati anche ai gusti degli atleti, per quanto possibile".
Un esempio sono le immagini delle conferenze stampa post gara, in cui spesso si vedono i campioni delle due ruote impegnati a reintegrare, attraverso il cibo, le tutte le calorie e i nutrienti consumati nella fase agonistica.
“Latte, burro e formaggi, ricchi di proteine nobili, calcio, magnesio e potassio – spiega la dott.ssa Martinelli, nutrizionista di Nibali e compagni - sono alleati preziosi per favorire il recupero muscolare e stimolare la sintesi proteica dopo un esercizio intenso. Per questo spesso, nel post gara, Vincenzo e gli altri atleti consumano prodotti di Latteria Soligo come la Casatella Trevigiana Dop e la Mozzarella Stg, che Nibali apprezza molto insieme a pasta e pomodoro fresco. Inoltre, grazie al connubio equilibrato di proteine “veloci” (sieroproteine) e “lente” (caseine), i latticini sono utili anche per aumentare l’apporto proteico di colazione e spuntini, senza incidere eccessivamente sull’apporto calorico. Per questo nella dieta degli atleti inserisco sempre prodotti lattiero-caseari che mi diano garanzia di elevata qualità. Perché l'alimentazione è la base da cui partire per migliorare l'attività sportiva. Nutrirsi significa infatti mangiare consapevolmente, dando al cibo determinate finalità. Certamente per uno sportivo devo tenere conto di calorie, nutrienti, proteine e vitamine ma devo anche ricordarmi che "un atleta felice corre di più". Per questo a me piace pensare che ci siano tanti modi per fornire ai corridori del team i nutrienti di cui hanno bisogno".
Un esempio è l'ormai famoso Tiramisù mangiato da Vincenzo Nibali alla vigilia della Milano-San Remo "Ovviamente in versione light - ha spiegato la dott.ssa Martinelli - con meno mascarpone e aggiunta di ricotta. Una piccola eccezione che in alcuni casi, oltre a fornire energia, aiuta l'atleta a stemperare la tensione pre-gara".
"Lo sport, il ciclismo, è cambiato moltissimo negli ultimi anni - ha proseguito Alex Carrera, Team manager Bahrain Merida - soprattutto nelle gare a tappe, dove sono i particolari a fare la differenza. Diventa necessario avere partner affidabili, che ci garantiscano prodotti di qualità come, appunto, Latteria Soligo. Perché l'alimentazione per un atleta è fondamentale, forse è il particolare che più fa la differenza tra vincere e perdere".
Un fattore decisivo per gli atleti ma anche per l'intera popolazione: la conferma arriva dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, le cui stime indicano che circa 1/3 delle malattie potrebbero essere evitate grazie a una equilibrata e sana alimentazione.
"Dobbiamo ricordare sempre - ha sottolineato Patrizio Sarto, medico dello Sport e cardiologo presso Aulss2 Marca Trevigiana - che non possiamo delegare la responsabilità della nostra salute ad altri. La multimedialità è una cosa bellissima ma ha portato ad alcuni squilibri evidenti: oggi i genitori sono mediamente molto più forti fisicamente dei propri figli. Questo fino ad alcuni decenni fa non accadeva perché i ragazzi giocavano, facevano sport all'aperto. Ora i passatempi si consumano tra le mura di casa davanti ad uno schermo. Una situazione che porta numerosi problemi, primo fra tutti l'obesità infantile, dovuta spesso anche ad un'alimentazione sbagliata, superiore ai fabbisogni della persona e con alimenti di bassa qualità. Un altro fattore critico è il "Dott. Google", ovvero la ricerca in internet di soluzioni mediche a tutti i problemi. Un esempio di questo è l'altissima ricerca in rete di integratori ed idratanti ad alta prestazione per il recupero dopo lo sport... ma ci dimentichiamo dell'acqua, la prima e più importante fonte di idratazione che abbiamo. E non parliamo di diete e piani alimentari... anche in questo caso dovremmo ricordarci che gli unici dati certi per la letteratura medica sono quelli della dieta mediterranea, un patrimonio che è nostro e fa parte della nostra cultura".
"Non dobbiamo ricercare il modello alimentare giusto - ha proseguito Agostino Paccagnella, direttore UOC malattie endocrine del ricambio e della nutrizione Aulss2 Marca Trevigiana - ma i nutrienti giusti. Si può mangiare tutto se tiene conto del giusto rapporto tra gli elementi che compongono il cibo. Noi ad esempio insegniamo ai diabetici come contare calorie e nutrienti, in modo che possano scegliere il cibo più corretto per loro. Questo vuol dire che anche un diabetico può concedersi un gelato perché sarà in grado di compensare questa piccola eccezione, magari con la pratica sportiva, elemento fondamentale per chi ha una malattia cronica. Oggi sono infatti cambiati gli aspetti psicologici, bisogna saper distinguere tra prevenzione e malattia. Quanti siti, ad esempio, indicano un solo alimento come causa di cancro o altre problematiche? Ma non sono basati su ricerche scientifiche, non tengono conto di altri parametri, come ad esempio l'obesità, uno dei principali fattori di rischio per moltissime malattie. La nostra alimentazione deriva infatti da tante tradizioni culturali e storiche, dobbiamo tenerne conto".
Alimentarsi, dunque, non significa solamente nutrirsi ma farlo con un corretto atteggiamento, che tenga conto di tutti gli elementi psico-fisici che concorrono al benessere della persona: dalla scelta degli alimenti ad uno stile di vita attivo, dalla prevenzione alla creazione di una vera e propria cultura alimentare.
"Il messaggio che è stato dato oggi è davvero importante - ha quindi concluso Lorenzo Brugnera, Presidente Latteria Soligo - un messaggio che chi produce alimenti deve necessariamente recepire. Come Latteria Soligo continueremo su questa strada, perché ci sentiamo socialmente responsabili nei confronti dell'intera società. Il nostro impegno, da oltre 135 anni, è quello di realizzare "prodotti perfetti", non solo buoni o sani ma "perfetti". Un impegno che non prendiamo alla leggera e l'incontro di oggi ne è la dimostrazione. Mi auguro che presto ci sia la possibilità di tornare a parlare di questi argomenti che toccano tutti noi, perché la salute è il bene più prezioso che abbiamo".