Giornata di festa in casa Sidi. Special Guest Julien Absalon. Prima di raggiungere la Val di Sole, in Trentino, dove dal 6 all’8 luglio fa tappa la coppa del mondo di mountain bike XC & DH (oltre ai campionati del mondo di 4X), il campione transalpino si è fermato nella Marca Trevigiana per una visita al quartier generale Sidi di Maser.
Non servono presentazioni per lui. 2 ori olimpici, 5 titoli mondiali, 7 coppe del mondo e il record di 33 vittorie in gare coppa del mondo...e molto altro ancora. Julien Absalon è la mountain bike. Una carriera straordinaria la sua. Oltre vent’anni di gradi vittorie con ai piedi sempre le calzature Sidi.
Quest’anno, circa due mesi fa, alla vigilia del round 2 di coppa del mondo Julien Absalon ha detto basta.
E’ stata una scelta sofferta?
Certo dire stop non è mai semplice. Soprattutto quando quello che fai ti piace. Comunque sentivo che era arrivato il mometo di smettere. Non ho rimpianti, in carriea ho vinto e fatto tutto quello che dovevo. Va bene così. Ora è tempo di dedicarmi a nuovi progetti e nuove sfide che ovviamente hanno come protagonista la mountain bike, che è la mia vita.
Di cosa ti occupi precisamente?
Quest’anno ho iniziato l’avventura con una squadra tutta mia il Team Absolute Absalon. Chiuso come atleta sono subito passato a tempo pieno nel ruolo di team manager. Voglio portare avanti un team che sia allo stesso tempo altamente professionale ma con una dimensione famigliare, con l’obiettivo di portare gli atleti della generazione più giovane a livelli sempre più alti, mettendo a disposizione la mia esperienza. Inoltre porto avanti il ruolo di brand ambassador per le aziende che mi hanno sempre sostenuto e creduto in me, tra queste Sidi ha un ruolo importantissimo. E poi continuo a pedalare…non posso farne a meno, mi piace, mi fa stare bene, mi aiuta a pensare e soprattutto ora posso pedalare senza stress legato a gare e obiettivi.
Torniamo alla tua carriera straordinaria. Hai vinto tutto, ma quali sono le vittorie che metteresti sul podio?
Sicuramente sul gradino più alto, a pari merito, le due medaglie d’oro di Atene e Pechino. Non ci sono paragoni, una vittoria alle Olimpiadi resta per sempre nella leggenda dello sport. Poi al secondo posto metterei l’ultimo titolo mondiale vinto nel 2014 in Norvegia, a distanza di 7 anni dalla mia precedente vittoria mondiale, è stata davvero una bella soddisfazione. E sul terzo gradino metterei le due vittorie centrate in gare di coppa del mondo a La Bresse, che per me era la gara di casa.
Vittorie importnati tutte accompagnate da Sidi…
Esattamente, pedalo con Sidi da quando ho 18 anni, e questo brand mi ha accompagnato per tutta la mia carriera professionistica. Mi sono sempre trovato benissimo, ma al di là di questo c’è un rapporto speciale di stima e amicizia con Rosella Signori e suo padre Dino. Tutto lo staff Sidi è sempre stato eccezionale con me, disponibile e attento alle mie esigenze. Nel nostro sport i dettagli spesso fanno la differenza e i piedi sono un aspetto fondamentale nell’economia generale della performance. Comunque sono sicuro che continueremo a collaborare, sviluppando insieme nuove idee e nuovi progetti.
Hai un ricordo speciale legato a Sidi?
E’ stato bellissimo quando dopo la vittoria alle Olimpiadi di Atene Sidi mi ha realizzato un paio di scarpe dorate alle quali tengo moltissimo. Con quelle scarpe poi, quello stesso anno, ho vinto anche il mondiale a Les Gets. Poi ricordo con piacere il photo shooting per una pubblicità di Sidi che facemmo insieme io, Alberto Contador e Samuel Sanchez, due grandissimi campioni…ci divertimmo molto insieme quel giorno. E poi ovviamente c’è la festa di oggi qui in Sidi, questa torta con l’immagine della mia ultima vittoria mondiale è stata davvero una bella sorpresa. Quasi un peccato doverla rovinare, per tagliarla e mangiarla…