Spesso con gli amici se ne discute a lungo ma non si arriva mai ad un punto. Chiacchiere da bar per intenderci, ma il gravel esiste davvero? È una nuova specialità o è uno state of mind? Probabilmente quello che fai con una gravel lo potresti fare anche con una mtb o con una bici da strada gommata in maniera generosa, ma non ne sono sicuro e il gusto non sarebbe mai lo stesso. Se vi piace l’avventura e ogni sentiero sconosciuto è per voi una vera calamita, sappiate che Sportful ha messo a punto la linea Dirty Roads e a buon intenditor poche parole.
Chi pedala libero, lontano da ansie e dalla ossessiva ricerca della prestazione, cerca davvero altro nel ciclismo di oggi e lo trova nel gravel, ma per viverlo a fondo servono capi pensati appositamente e dotati di qualche escamotage per "sfangarla » in ogni situazione. Sportful con la linea Dirty Roads soddisfa queste nuove richieste e ha arricchito la formula con stile e tutta l’esperienza maturata nel tempo. Il kit che ho testato per voi è composto da Giara Jersey e dal Supergiara Bibshort, due capi cuciti addosso a chi ha sete di avventura.
Semplice, elegante e molto comoda
Giara Jersey sfrutta tessuti traspiranti per farvi pedalare anche quando le temperature salgono e appaga con un grande comodità, merito di un fit creato ad arte sfruttando pattern diversi. È così che la parte alta del busto, le spalle e le braccia restano aderenti ( bada bene, non c’è compressione ) e sono più resistenti ad eventuali contatti con rami od altro, mentre la restante parte dei pannelli ha il compito di smaltire velocemente il calore in eccesso. Una bella banda riflettente fa quasi tutto il giro del torace e tutto quello del braccio sinistro, un dettaglio utile ai fini della visibilità ed elegantemente imperniato nel design del capo. Le tre tasche posteriori sono spaziose, in più potrete contare su un piccolo taschino dotato di zip per custodire le cose più preziose.
Tecnico e confortevole, si guadagna tutta la credibilità sul campo
Supergiara Bibshort è un elemento di gran classe ed è impreziosito da utili risorse, come ad esempio la tasca cargo di rete sul lato esterno della gamba sinistra e le due integrate sulla parte bassa della schiena, pratiche per infilarci barrette, sali minerali, cappellino o bandana, insomma, tutto quello che può farvi comodo durante un lungo giro. Anche in questo caso viene segnalata la vostra presenza in strada dopo il crepuscolo grazie ad un striscia riflettente posta appena sopra il fondo gamba.
In questa zona il bibshort resta molto stabile e aderente grazie a una banda elastica e dotata di elementi grippanti al suo interno. Le bretelle piatte e traforate, così come il pannello posteriore che le sottende, sono molto comode e gentili nei confronti della pelle. I fianchi di questa salopette sono realizzati con un tessuto molto resistente alle abrasioni e utile a preservarvi i fianchi in caso di scivolate. Il fondello DMS, forte di una schiuma a diversi livelli di densità, offre un comfort totale soprattutto dopo molte ore passate in sella. La costruzione di questo bib spicca per l’utilizzo di diversi pannelli, uno schema redditizio che appaga in termini di comfort puro e ben ripaga per resistenza all’usura.
Un kit che appaga e vi fa sentire soddisfatti
Ho utilizzato largamente questi due capi della linea Dirty Roads in sella alla Pedemonte Aurata Gravel lungo i tortuosi sentieri dell’Appennino e sempre con grande appagamento. La maglia veste leggera e si sfrutta sia nelle giornate calde che in quelle più fresche in cui la ho indossata sopra ad una Thermodynamic Lite T-Sleeveless. Questo abbinamento mi ha permesso di pedalare in equilibrio termico anche intorno ai 15°C, nebbia compresa. La giornata gravel ideale prevede un preciso orario per l’uscita ma viene scandita dalla massima libertà per improvvisare tra asfalto ( poco ) e sterrato ( tanto ). Quindi, maglia e bibshort sono caricati a dovere con barrette, banane e panini, ovvero tutto quello che serve per godersi un break in mezzo alla natura.
Entrambi i capi hanno una corretta vestibilità e si sono dimostrati resistenti al punto giusto nei numerosi contatti con pietre e rami. Il fondello DMS è spesso il giusto ( fino a 18mm ) e sebbene non abbia grandi dimensioni, fornisce tutto il sostegno che serve per smorzare vibrazioni e urti senza mai spostarsi, merito di un bib stabile ( bretelle ed elasticità dei pannelli fanno tutto a dovere ). I due capi valgono tutti gli euro che costano e soddisfano totalmente i requisiti richiesti grazie a materiali scelti con logica e finiture di qualità. Difficile chiedere di più.
Per ulteriori informazioni: www.sportful.com
Nelle foto potete trovare anche:
-Bici Pedemonte Aurata Gravel
-Gruppo Shimano GRX
-Ruote Ursus Miura TC37
-Casco Giro Manifest Spherical