Andrea Morelli, referente per i servizi del settore ciclismo di Mapei Sport, torna a parlare ai microfoni di TBRadio. Nell’ultima puntata del nostro podcast Bla Bla Bike l’apprezzato preparatore comasco ci ha detto la sua sul boom che sta vivendo il ciclismo virtuale.
«Si assiste ogni giorno a vere e proprie imprese di atleti, professionisti e non sui rulli, maratone che solo pochi possono permettersi e che personalmente non condivido. Lavorare in modo graduale e progressivo, seguendo i propri ritmi e capacità, è la chiave per evitare di farsi male e mantenere una buona condizioni in vista di quando riprenderà l’attività. Se potete, vi consiglio di pedalare in giardino, sul terrazzo o in una stanza ventilata, evitando però le correnti d'aria. Per quanto riguarda la periodizzazione, resterei su blocchi di massimo due settimane di lavoro, seguite da una di scarico. Senza una pianificazione corretta rischiamo di fare danni: troppi lavori di potenziamento o ad alta intensità possono interferire con i normali processi di allenamento» ha raccontato Morelli.
«Per quanto riguarda la posizione, rispetto al pedalare all'aria aperta, è più statica. Quando pedaliamo sui rulli è necessario ogni tanto alzarsi di sella, spostare le mani sul manubrio, per variare il setting ed evitare problematiche a livello lombare, cervicale o dorsale e fastidi al soprassella. C'è da dire che i rulli più moderni sono dimensionati con un volano o sistemi di freno-motore che simulano in modo più fedele quello che accade nella realtà, ma anche se avete la fortuna di pedalare su quelli vi invito ogni tanto a svolgere qualche esercizio fuori sella e a lavorare anche sulle variazioni di cadenza, per esempio con esercizi di agilizzazione» ha aggiunto il responsabile del laboratorio di analisi del movimento del centro varesino, oltre che della programmazione ed organizzazione dell'allenamento di ciclisti e team professionisti.
Nel suo precedente intervento, a inizio quarantena, ci aveva già spiegato che dobbiamo riproporzionare i volumi di lavoro che avevamo in programma di svolgere su strada. Come la mettiamo con le gare? Per quelle vere bisognerà attendere.
«Nel frattempo ben vengano le corse virtuali, ma senza esagerare. Le piattaforme online sono vantaggiose per la variabilità dello stimolo e per la motivazione, ma bisogna fare attenzione a non farsi prendere la mano. Seguire ogni giorno una competizione diversa o provare a tenere la ruota dei professionisti rischia di crearci dei seri danni. Disputatene una a settimana, come se fosse la gara della domenica a cui siete abituati, scegliendo un percorso e una lunghezza adatta alle vostre caratteriste e proporzionata al grado di allenamento. Tenete sempre sotto controllo la frequenza cardiaca e la potenza. Se avvertite una sensazione di fatica molto elevata oppure la frequenza cardiaca repentinamente sale e porta all'affanno, rallentate e proseguite al vostro ritmo».