La noia e lo stress di questi giorni possono portarci ad aprire il frigorifero più spesso o meno del dovuto e, per i ciclisti praticanti, a “finirsi” esagerando con l’allenamento. Come cambia l'alimentazione al tempo del coronavirus? Come dobbiamo reintegrare le calorie spese in sella ai rulli smart? Il dispendio energetico allenandoci tra le mura domestiche varia rispetto a quando pedaliamo su strada o su un bel sentiero? Per rispondere a queste domande, ci siamo rivolti al dottor Luca Mondazzi, Responsabile del Servizio di Nutrizione per lo Sport e del servizio di Dietologia per il Wellness del Centro Ricerche Mapei Sport, consulente per la nutrizione di atleti e società sportive professionistiche di varie discipline.
«In molti casi l’allenamento indoor è tutt’altro che marginale, di conseguenza i costi energetici possono aumentare fino a raggiungere valori molto elevati. Pedalare 1 ora a 130 watt, che non è proprio una pedalata da professionista, significa spendere 500 calorie, quando un piatto di pasta da 1 etto ne apporta meno di 350. Questo significa che non sono pochi gli amatori agonisti che per sessione di ciclismo indoor spendono oltre le 1500 ed anche 2000 calorie. E questo può essere un problema, perché mentre nelle uscite lunghe fuori casa è ormai consuetudine reintegrare energia mediante alimenti o supplementi dietetici a base di carboidrati, la percezione di questo fabbisogno tende a mancare quando si pedala dentro casa. Si pensa a reidratarsi, magari a bere una borraccia di bevanda reidratante classica, con un po’ di carboidrati al suo interno, in genere una trentina di grammi in tutto, ma poca cosa rispetto a quello che spesso ci servirebbe» ha raccontato nel suo intervento a BlaBlaBike il dottor Mondazzi, spiegandoci che assumere carboidrati mentre si pedala aiuta anche le difese immunitarie.
«Non è però soltanto una questione di energia, anche altri contenuti della dieta sono rilevanti, come l’idratazione, le proteine, numerose vitamine ed anche altro ancora. Quindi, attenzione alle restrizioni alimentari, perché se non gestite in modo competente, potrebbero causare problemi anche alle vostre difese dalle infezioni» ha concluso il nutrizionista a cui si affidano diversi ciclisti professionisti.
Ascolta QUI l'intervista a Luca Mondazzi e la puntata BlaBlaBike oppure sul nostro canale Spotify.