Emil Johansson è tornato sul tetto del mondo. Il 20enne svedese alla fine del 2017, alla sua prima stagione, si era laureato Campione FBM World Tour quando era ancora un adolescente, per poi essere messo ko dal virus Epstein-Barr e dalla malattia di Hashimoto. Ha lottato duramente (la sua storia è ben raccontata dal documentario di Red Bull TV “The Come Back”, ndr) ed è tornato a gareggiare solo a giugno di quest'anno in occasione della Crankworx Innsbruck, sfiorando il successo per mezzo punto. La vittoria oggi a Whistler non gli è sfuggita tanto da aggiudicarsi il suo primo Red Bull Joyride, l'appuntamento del circuito Crankworx slopestyle più ambito, che chiude la stagione dei funamboli delle due ruote.
Mentre tanti rivali finivano a terra non riuscendo a completare l'inedito e difficile percorso canadese, il giovane prodigio della MTB nella prima run ha fatto segnare il punteggio di 95.75, che nessuno è stato in grado di migliorare. Ha deliziato il pubblico con un 360 Tailwhip e Opposite Truckdriver alla Inward Table, seguito da un enorme Corked 720 sul Triple Threat. Dopo di che ha disegnato un doppio Truckdriver e un Downside Tailwhip per garantirsi il successo con un opposite 360 Tailwhip e un 360 Tailwhip Unturndown.
Alle sue spalle è finito Brett Rheeder, che non è riuscito a portarsi a casa la Triple Crown, dopo le vittorie a Rotorua e Innsbruck, ma si può consolare con il primato nella classifica FMBA 2019. Completa il podio il polacco Dawid Godziek, che dopo aver conquistato la medaglia di bronzo ai BMX Dirt X-Games e la terza piazza al Crankworx Innsbruck, a Whistler è riuscito a fare altrettanto. Buona la prova dei due italiani in gara. La manche finale di Torquato Testa e Diego Caverzasi è stata compromessa da cadute, ma grazie alla prima run gli azzurri hanno rispettivamente colto la sesta e settima posizione con 86.75 e 86 punti.
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