Che la Oltre XR4 fosse una superbike veloce e vincente non ne abbiamo mai dubitato. È bastato un breve giro alla sua presentazione per capirne le grandi doti e posizionarla direttamente tra le migliori bici attualmente sul mercato. Parte della sua unicità nasce dalla rivoluzione messa in atto dalla Countervail Technology, una speciale ed esclusiva tecnologia che si basa sull’inserimento di una sostanza polimerica viscoelastica tra due strati di carbonio ad alto modulo.
Si tratta di un progetto utilizzato anche dalla Nasa nelle operazioni aerospaziali ed integrato al 100% nel DNA della Oltre XR4 per cancellare le vibrazioni e migliorare a tutto tondo le caratteristiche dinamiche del telaio.
Le conseguenze di tale tecnologia? Molteplici, infatti, i benefici sono tutti a vantaggio del ciclista per un mantenimento delle performance più a lungo nel tempo (meno dolori articolari e meno affaticamenti muscolari).
Oltre al Countervail, Oltre XR4 può puntare su una geometria estremamente racing che proviene direttamente dalla Oltre XR2, mentre le forme aerodinamiche sono progettate con il CFD (compilation fluid dynamics) e perfezionate in galleria del vento con la tecnologia Flow Visualization, la stessa che viene impiegata in Formula 1.
In queste prove, mediante l’utilizzo di una vernice fluorescente applicata sul telaio, i tecnici hanno così potuto comprendere le modalità con cui l’aria impatta sul telaio, eliminando successivamente ogni possibile turbolenza. I risultati ottenuti hanno permesso un concreto guadagno di 20 Watt rispetto al modello XR2, una quantità di energia che può essere determinante in una competizione ciclistica.
Nel dettaglio
Il peso del telaio nella taglia 55 (nella versione di colore nero) è di soli 980 grammi a cui si devono aggiungere 370 grammi per la forcella full carbon con testa conica realizzata anch’essa con materiale Countervail. Quest’ultima gioca un ruolo chiave nella precisione di guida e adotta un profilo arcuato a lama per ridurre al minimo l’impatto con l’aria. Il passaggio dei cavi è interno e la compatibilità è totale con tutti i gruppi elettrici.
Complessivamente ci troviamo davanti ad una bici muscolosa, tratti ancor più evidenti nella zona del movimento centrale (Press Fit 86.5X41) e in quella dei foderi posteriori.
Il reggisella ha un profilo alare e ha una testa regolabile per personalizzare l’offset da 25mm a -10mm, il massimo per trovare la migliore posizione in sella.
Sia la forcella che i foderi posteriori sono predisposti per accogliere i freni di tipo direct mount, l’ultimo standard che si dimostra più leggero di quello tradizionale e garantisce frenate davvero eccellenti. I forcellini sono in carbonio, ma per proteggerne la struttura, Bianchi ha deciso di schermarli con una sottile lamina metallica giusto per preservarli in caso di cambi ruota maldestri.
Le taglie sono sette e cinque sono le diverse colorazioni che esaltano la bellezza di questo telaio, montato con allestimenti che comprendono il meglio della componentistica mondiale come Campagnolo Super Record Eps, Corus Eps, Shimano Dura Ace Di2 , Ultegra Di2 e Sram eTap.
Il manubrio integrato Vision Metron 5D è un naturale prolungamento delle linee del telaio grazie alla forma del tubo sterzo e agli spessori sagomati.
Su strada
Prima di tutto il colpo d’occhio: semplicemente stupenda. Difficile scovare una bici così equilibrata ed armoniosa, quindi complimenti alla matita! Le finiture sono tutte di pregio, verniciatura e grafica sono in pieno stile Bianchi e meritano ottimi voti. La versione che abbiamo avuto in prova monta gruppo Campagnolo Super Record, ruote Campagnolo Bora Ultra 50 e, come per tutti gli altri montaggi, manubrio Vision Metron 5D. Il gruppo è un violino e permette cambiate rapide e precise mentre le ruote sono delle vere bombe. Scorrevoli e veloci non possono fare altro che assecondare il carattere di questa bici, un prodigio se portato regolarmente sopra i 40 km/h.
È proprio ai ritmi sostenuti sulle strade che si apprezza il Countervail, infatti, pur mantenendo la presa bassa per una migliore posizione aero (questo manubrio è a dir poco fantastico), le vibrazioni sono praticamente azzerate per un controllo sul mezzo totale. Pensate di pedalare sospesi su una nuvoletta e viaggiate in carrozza minimizzando tutti gli scossoni che l’asfalto vi passa. Super come una Bentley!
La geometria racing però c’è tutta ma è tanto ingentilita dal sistema Countervail che non vi sembrerà di pedalare su una belva da gara, a beneficio della schiena e di tutta la muscolatura per una resa migliore in tutte le uscite. Il terreno d’elezione rimane la pianura, al massimo i percorsi vallonati, anche se il fenomeno Roglic, vincendo la tappa del Galibier al Tour de France, dimostra a noi comuni mortali che con le gambe buone questa XR4 può vincere ovunque.
L'ho portata in montagna e ne sono rimasto comunque impressionato, non è una Specialissima, questo è evidente, ma si difende bene ed in discesa è un missile. Le traiettorie si impostano con facilità e tutto rimane sotto il massimo controllo, anche a velocità decisamente elevate. Si viaggia sui binari ed il bello è che Oltre XR4 fa tutto con naturalezza sorprendente permettendovi di rendere sempre alla grande. Difficile non innamorarsene…Il prezzo è quello di una vera top bike, quindi Oltre XR4 è un oggetto del desiderio ambito da molti ma alla portata di pochi.
★★★★★ design
★★★★★ finiture
★★★★★ tecnologia
★★★★☆ prezzo
★★★☆☆ leggerezza
★★★★★ tenuta nel tempo
★★★★☆ comodità
★★★★★ aerodinamica
Giorgio Perugini
Abbigliamento tecnico:
- LaClassica Pro-Team Skinsuit
- Casco Bontrager Ballista Mips
- Occhiali Bollé B-Rock Special Edition Katyusha Alpecin
- Scarpe Bont Vaypor S ( distribuite in Italia da Alpen s.r.l )
- borraccia Abloc Arrive S
Foto:
- Statiche e in azione credits Giorgio Perugini -Tuttobicitech-
- Roglic in azione sul Galibier con Oltre XR4 (Credits Bettini Photo);
- La Oltre XR4 nella galleria del vento (Credits Matteo Cappè)