Viaggiare con la bici è un gran piacere, oltre che un gran allenamento, ma quando è ora di accamparsi non è sempre facile poter contare su una grande tenda, dato che lo spazio a disposizione per il trasporto è quello che è. E se si trainasse un mini caravan dall’uso intelligentissimo dell’ingombro?
È questa l’idea dietro al progetto Wide Path Camper che è proprio ciò che sembra: una mini roulotte che si aggancia alla due ruote che può offrire un peso assai ridotto, ma al proprio interno un vano accogliente che di giorno funge da soggiorno con tavolo e divani mentre di notte si trasforma in un letto a due piazze abbondanti.
Con un prezzo di 3500 euro di listino, Wide Path Camper può essere espanso durante la sosta, così che durante lo spostamento possa ridurre al minimo l’ingombro e la resistenza offerta all’aria. Per la precisione passa da una lunghezza di 130 centimetri a una di 260 centimetri, esattamente il doppio, mentre l’altezza rimane di 99 centimetri. E il peso? davvero stupefacente: solo 45 kg! Certo, non proprio piuma se si immagina di dover scalare una montagna con magari bagagli extra, ma nemmeno poi così esagerato come molti mini-carrelli dei viaggiatori su due ruote ecologici.
La struttura è in fibra di vetro ed è protetta da pareti con schiuma isolante così da offrire temperature gradevoli sia in estate sia in inverno. Per la sicurezza, sono stati aggiunti freni inerziali che evitano che il peso possa ribaltare o peggio ancora spingere il ciclista in discesa verso situazioni pericolose.
C’è la possibilità di installare sul tetto un pannello solare da 47 Watt con batteria per l’accumulazione, che sono sufficienti per caricare completamente due smartphone, alimentare una lampada e i faretti per 12 ore. Il letto offre un ampio cassettone per l’alloggiamento degli oggetti e c’è anche un vano posteriore per quel che si vuole.
Wide Path Camper è davvero una soluzione interessante e intelligente e sarà disponibile all’acquisto in Europa, USA e Canada e Australia da Settembre a un prezzo, appunto, di 3500 euro.
Diego Barbera