Quattro anni fa è stato il primo a laurearsi campione del mondo Esports di ciclismo e oggi Jason Osborne è tornato a conquistare la maglia iridata battendo tutti nella finale disputata ad Abu Dhabi. Il format innovativo, che per la prima volta ha visto i 22 finalisti sfidarsi in presenza, ha esaltato le doti del ciclista ed ex canottiere tedesco, che ha appena concluso la sua esperienza con la Alpecin Deceuninck..
La prima volta nel 2020, per tutti era stata una novità e il tedesco Osborne, medagliato alle Olimpiadi di Rio nel canottaggio a due, non era certamente uno dei favoriti. Oggi però è tutto diverso e nell’albergo dove alloggiavano gli atleti, tutti puntavano il dito su Osborne, che nel frattempo è diventato un ciclista professionista e corre con ‘Alpecin – Deceuninck. Vincere per lui è stato facile e alle sue spalle sono arrivati il belga Liones Vujasin e il finlandese Kasper Borremans.
«Questa volta ho deciso di partire da lontano – ha spiegato Osborne –.In semifinale sapevo che sarebbe stata una competizione dura quando eravamo tutti insieme, quindi non volevo rischiare oggi e negli ultimi sprint ho anche provato alcune strategie diverse per staccarmi e andare da solo, perché sarebbe stato l’unico modo per vincere».
Di recente Osborne ha lasciato l’Alpecin Deceuninck per concentrarsi sul ciclismo degli esports: aveva perso interesse nelle corse su strada e la gioia di pedalare in gruppo. «Oggi penso di aver ritrovato la gioia e il risultato appena ottenuto mi ha confermato che la scelta fatta era quella giusta. Non è facile comprendere la mia scelta, so che per altri sarebeb stato diverso, ma è stata la mia scelta. Non voglio dire che ho odiato quello che ho fatto nel ciclismo su strada, in un certo senso è stata anche una grande esperienza, ma era arrivato il momento di passare ad altro».
Jason Osborne ha avuto la fortuna di correre in una squadra importante e di affiancare in gara corridori come Mathieu van der Poel e Jasper Philipsen. Qualcosa in lui si era rotto e le emozioni forti che ti portano a migliorare, per lui erano scomparse. Oggi, attraverso il ciclismo sui rulli ha trovato una nuova dimensione, quella che lui considera giusta per il suo caso e non in assoluto per tutti.
«L'e-cycling penso che sia stata la scelta giusta per me e oggi ne ho tratto il massimo e nonostante tutta la fatica mi sono comunque divertito in questa competizione. Non dovete pensare che questo tipo di competizioni sia facile. La quantità di allenamento che devi mettere per correre è molta e penso che dal ciclismo su strada ho portato con me la resistenza e oggi sono riuscito a sfruttarla al massimo. Per me, pedalare sui rulli è familiare, come usare un vogatore. Sono felice e questo mi basta».