Remco Evenepoel è soddisfatto del risultato ottenuto in questa prima tappa alpina e se in salita è riuscito a stare con i migliori, in discesa ha preferito essere prudente. Il fiammingo in discesa ha avuto brutte sensazioni e alla mente gli sono tornate le immagini della discesa ai Paesi Baschi, quando è caduto finendo fuori strada fratturando la clavicola. «Mi sono sentito bene in corsa, ma la discesa verso Valloire mi ha ricordato i Paesi Baschi e la mia caduta e i pensieri non sono stati belli».
È arrivato secondo il belga, a 35 secondi da Tadej Pogacar e ora in classifica generale ha un ritardo di 45 secondi. Il primo test alpino è andato bene per Remco che ha tagliato il traguardo al secondo posto nel giorno del Galibier e in classifica generale è subito alle spalle di Pogacar.
«È sempre positivo quando arrivi secondo dietro al miglior corridore del mondo. Non c'è niente da criticare sulla nostra strategia. È stata una giornata positiva per noi e penso di aver fatto un buon lavoro sul Galibier».
Il fiammingo ha cercato di stare alla ruota di Pogacar sul Galibier quando ha attaccato, ma è difficile tenere ritmi elevati quando si corre in quota.
«L’attacco di Tadej a quota 2.600 metri è stato molto forte. Ho provato a seguirlo, ma è ancora un po' troppo al di sopra del mio livello. Ho cercato di andare il più veloce possibile perché sapevo che c'erano degli abbuoni in cima al Galibier. Poi ho iniziato la discesa, ma l’acqua ghiacciata sulla strada mi ha spaventato».
Evenepoel vuole giocarsi la sua carta migliore nella prova a cronometro che si correrà venerdì. Il tracciato lo conosce bene ed è lui il campione del mondo di questa specialità. «Adesso sono già concentrato sulla cronometro di venerdì e voglio fare bene. La discesa oggi era molto veloce e tecnica e sono quasi scivolato per due volte e non mi sono sentito sicuro al 100 per cento. Comunque posso dire che la mia condizione migliora di giorno in giorno».