Jonas Vingegaard è tornato e lo ha dimostrato oggi nella seconda tappa, quando Pogacar ha attaccato e lui è rimasto alla sua ruota. Non ha dato cenni di cedimento il danese e a Bologna è arrivato con lo stesso tempo dello sloveno che ora veste la maglia gialla.
«Oggi è stata una giornata davvero positiva per me. Ad essere sincero, mi aspettavo di perdere del tempo e così non è stato». Dopo l’incidente di aprile in Spagna Vingegaard non ha più corso e dopo il recupero è venuto direttamente al Tour.
«Riuscire a seguire Pogacar è una piccola vittoria per me e sono molto felice di aver concluso con il suo stesso tempo. Abbiamo cercato di mantenere il ritmo alto e poi la UAE ha preso il comando e Tadej ha attaccato e fortunatamente sono riuscito a seguirlo. Poi quando me lo ha chiesto ho collaborato con lui».
Mentalmente Vingegaard sembra stare bene dopo la caduta e la lunga riabilitazione. Aveva fratturato una clavicola, costole e un pneumotorace e ora sembra che tutto sua stato risolto. «Se ho pensato ancora alla mia caduta e alla mia riabilitazione? Sì, quando ho toccato terra con il pedale in una curva, mi è tornato tutto in mente, ma non significava molto. Non ho paura della discesa».
Il danese ha detto di star bene e di aver recuperato tutto fisicamente.«“Mi sento di nuovo il vecchio Vingegaard. Ovviamente è stato abbastanza difficile iniziare questo Tour perché non sapevo davvero a che punto fossi dopo un mese e mezzo di allenamento. Dubitavo di me stesso, delle mie possibilità. È davvero bello poter dire che sono tornato e spero di passare tre settimane positive».