Remco Evenepoel non ha vinto la Parigi-Nizza e si è dovuto accontentare di una vittoria di tappa nell’ultima giornata e delle maglie a pois e verde. Il belga è soddisfatto ed è pienamente convinto che Jorgenson sia il degno vincitore della breve corsa a tappe francese e si è complimentato con lui.
«Sono più che contento di come si è conclusa questa settimana – ha detto Evenepoel dopo la vittoria di tappa -: sono arrivato quarto due volte, secondo una volta e sono anche secondo nella classifica finale dopo aver vinto una tappa, quindi sono sicuramente buoni risultati».
Il capitano della Soudal – Quick Step sa anche di aver commesso degli errori e per questo è convinto di poter migliorare ancora. «Ho commesso alcuni errori lungo il percorso e ho avuto un po' di sfortuna nella cronometro a squadre, ma posso partire cda Nizza on delle buone sensazioni. In corsa le condizioni meteorologiche sono cambiate molto rapidamente e questo non è stato un vantaggio. Il pubblico a bordo strada era molto felice, quindi è stata un’esperienza molto positiva e ho anche imparato molto. Il mio unico rammarico è di non aver impostato un attacco venerdì. Così è la vita e lo ricorderò sicuramente per la prossima edizione».
La stagione è appena iniziata e gli appuntamenti importanti di Evenepoel sono ancora lontani. Il belga punterà alle Classiche di primavera e poi al Tour de France ed è pienamente convinto di avere un buon margine di miglioramento. «Alcuni corridori hanno già completato un periodo di allenamento in quota, mentre io devo ancora farlo. Certo non sono male, ma sicuramente posso ancora crescere e dovranno essere i miei tecnici e il mio allenatore a portarmi verso un ulteriore miglioramento».
Tornando a questa Parigi-Nizza, il campione del mondo a cronometro ha ammesso la superiorità di Jorgenson e non ha rammarichi per i suoi risultati, perché i piani che lui e la squadra hanno messo in atto hanno sempre funzionato. Già al termine della frazione di ieri, Remco aveva detto che avrebbe attaccato da lontano, così è stato e in questo modo ha conquistato l’ultima tappa.
«Quello che ho fatto è andato sempre secondo i piani. Ad un certo punto della discesa il gruppo si è completamente diviso, ma io ero in una buona posizione. Sulla Côte de Peille ho gettato tutte le mie carte in tavola e non è stato facile. Aleksandr Vlasov è stato l'unico in grado di rientrare, ma ha sprecato troppe energie, quindi sono riuscito a liberarmi di lui sulla Côte des Quatre Chemins. Sarebbe stato anche più facile arrivare al traguardo in due. Alla fine mi restavano appena le forze per lo sprint. Sono contento di come sia andata la corsa e non ho rimproveri da farmi».