C'era un'atmosfera d'allegra nostalgia ieri sera Al Tropical di Mosnigo per la visita d'un principe. Sto parlando di Gianni Savio, venuto appositamente nella Marca per una conviviale celebrativa organizzata da Franco Rizzetto per conto del gruppo Mitica ZG Mobili Ciclismo. Con Gianni, pigmalione di tanti campioni, da lui svezzati agli esordi e poi lanciati nel mondo del grande ciclismo internazionale, abbiamo ripercorso gli ultimi 40 anni di storia delle due ruote, partendo dal suo esordio nel 1985 con la Santini-Krups in cui militava un certo Lucien Van Impe, vincitore del Tour de France nove anni prima, per terminare con la difficile esperienza vissuta nella passata stagione con la Drone Hopper.
Sono stati toccati diversi grandi temi. Su tutti il rapporto privilegiato che Savio ha avuto con Colombia e Venezuela, i due paesi di cui lui è stato il sommo valorizzatore di giovani talenti. Da Leonardo Sierra a Egan Bernal, passando per Santiago Botero, primo e unico colombiano a vestire l'iride sotto la sua guida a cronometro a Zolder nel 2002, Jose Rujano, il venezuelano da lui condotto al terzo posto al Giro d'Italia 2005, e soprattutto Nelson “Cacaito” Rodriguez, lo scalatore che occupa un posto speciale nel cuore del manager torinese.
Proprio il piccolo grimpeur colombiano è stato al centro del momento magico della serata con una video telefonata che lo ha riunito virtualmente al suo antico mentore e ai suoi tifosi che hanno potuto nuovamente acclamarlo come ai bei tempi. Cacaito, decisamente emozionato, ha annunciato la sua venuta in Italia per il Giro 2024 generando così ulteriore entusiasmo tra i suoi accoliti. In ultimo, non sono mancati anche i ricordi di due campioni del nostro ciclismo, caduti in disgrazia e risollevati da Savio in maglia Androni Giocattoli: Michele Scarponi, vincitore d'una Tirreno-Adriatico e di tre tappe al Giro d'Italia, e Franco Pellizotti, che conquistò la maglia tricolore tra gli élite nel 2012 a Borgo Valsugana.
Una serata d'emozioni forti e positive che speriamo di rivivere presto.