La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi.
Se avete una foto d'archivio nel cassetto, un ritaglio di giornale o desiderate che si racconti di questa o quella corsa, non esitate a scriverci agli indirizzi info@tuttobiciweb.it oppure daniloviga@gmail.com. Buona lettura.
Organizzato dal Gruppo Sportivo Felice Gimondi di Cercola, ai piedi del Vesuvio, il Giro di Campania, rimase nel calendario internazionale dei dilettanti per sedici anni: dal 1976 al 1991. La gara campana del factotum Ciro Perna, dei presidenti Edgardo Cesarano e Gaetano Tammaro, e del direttore di corsa Vincenzo Milano, divenne intercontinentale grazie alla presenza di atleti provenienti dal sudamerica, da Cuba, dalla Cina e dagli Stati Uniti che in quel epoca era cosa assai rara. Il Giro di Campania scrisse belle pagine di ciclismo, lanciando corridori di classe divenuti poi professionisti.
Come Franco Conti vincitore della prima edizione nel 1976. Correva per la Gamondi di Anagni e nello stesso anno si aggiudicò anche il Giro d’Italia Baby allora così denominato. Conti conquistò la classifica finale superando Luigi Laezza e Bruno Giacomini. Rotto il ghiaccio, il “Campania” arrise l’anno seguente a Tonino Ciarrocca (Velo Club Adriatica) che firmò il trionfo con 26” su Stefano Morbelli e 34” su Marco Pesci coppia della Smeg. Miglior vincitore non avrebbe potuto avere l’edizione del ’78 se non Giuseppe Montella. Il napoletano, naturalizzato emiliano per i colori della Giacobazzi, fuggendo nella tappa del Vesusio riuscì nell’impresa di battere il compaesano Renato Pastore (Colnago) e Luigi Trevellin (Del Tongo).
Nel ’79 sbarcò in Campania la corazzata Fiat Agri che fece man bassa con ben quattro successi di tappa (2 Fedrigo, 1 Minetti, 1 Ghibaudo) trionfando in classifica generale con Alberto Minetti davanti a Giovanni Fedrigo. Completò il podio un combattivo Montella, terzo a 5’07”. L’inizio degli anni Ottanto portarono alla ribalta il calabrese e compianto Giuseppe Faraca (Passerini Colnago). Il pupillo di Carletto Passerini siglò una delle vittorie più belle anticipando di 1’03” Montella e di 1’58” Fedrigo.
Seguì il monopolio della Germania dell’Est allora la DDR. Protagonisti furono Detlef Macha e Mario Hernig: i tedeschi vinsero due edizioni a testa, Macha quelle del 1981 davanti agli australiani Wilson e Leylie con Angelucci, quarto, primo degli italiani, e del 1984 sui connazionali Hernig e Kappes. Da parte sua Hernig nel ’82 su Mache e Michele Dell’Oca della Novartiplast, e nel ’83 precedendo Franco Cavicchi (Tiglio Alfa Cure) e il ceko Ludek Styks.
Passata l’ondata dell’Est, nel 1985 la ribalta fu tutta per Luigi Severini del Velo Club Ticino Assicurazioni. Con pieno merito Severini fece sua la classifica con 11” su Roberto Pelliconi della Stracciari, e 19” su Mauro Monarca (Torgianese Latte Frigo). Dodici mesi più tardi toccò a Nino Tripodi, sempre del Velo Club Ticino Assicurazioni, mettere le mani sul Giro dopo un bel duello con Mauro Giovannini (Alessandra Sibicar), secondo a 21”. Terzo fu Ivan Luca Menni della Mecair a 28”.
Nel 1987 salì in cattedra il dilettante piemontese di seconda serie Fernando Rambaudo, della società Fossano. Nonostante la sua giovane età, Rambaudo riusciì a spuntarla sull’esperto Luigi Bielli (Ristorante RG) con Franco Cavicchi (3°) ancora sul podio. L’edizione del 1988 ebbe come trionfatore Stefano Arlotti: l’allora portacolori del GS Soldati s’impossesso della leadership nella decisiva terza tappa di Sanframondi e, senza vincere una tappa, si prese il Giro con 28” su Ivan Mantegazza, della Passerini, e 37” sul russo Viktor Klimov. Ed eccoci a Davide Perona, piemontese del GS Press. Centrò il bersaglio finale nel 1989 lasciandosi alle spalle i corregionali Andrea De Mitri (Monsummanese Faces) e Andrea Paluan (Fossano Caldaie).
Parlò il bergamasco l’edizione del ’90 grazie a Vladimir Belli. Correva per la Diana Calzature di patron Mario Cioli: vinse la quarta tappa e il Giro relegando in seconda posizione Michele Coppolillo (Sicc Cucine) e in terza Moreno Picchiò. “Nella tela di Ragni” titolarono i giornali del 1991 e in primis il collega Mario Folliero firma campana per Tuttociclismo cartaceo. L’atleta emiliano della Giacobazzi coronò con il successo l’ultima edizione superando Marco Di Pompeo (Caffè Lunik) e Gabriele Missaglia della Coalca.
ALBO D’ORO
1976 Franco Conti
tappe vinte da: Conti, Giacomini, Conti, Laezza, De Stefano
1977 Tonino Ciarrocca
tappe vinte da: Morbelli, Bevilacqua A., Ciarrocca, Tomassini, Olivieri
1978 Giuseppe Montella (Giacobazzi)
tappe vinte da: Bravi, De Pellegrin, Nerini, Bianchi, Montella
1979 Alberto Minetti (Fiat Agri)
tappe vinte da: Cattaneo, Borgini, Fedrigo, Fedrigo, Minetti, Ghibaudo
1980 Giuseppe Faraca (Passerini Gomme)
tappe vinte da: Ghibaudo, Mattei, Quintero (Cuba), Trevellin, Ghibaudo, Faraca
1981 Detlef Macha (Germania DDR)
tappe vinte da: Wilson (Aus), De Pellegrin, Kriwotcheev (Urss), Angelucci, Rodriguez (Col)
1982 Mario Hernig (Germania DDR)
tappe vinte da: Macha (DDR), Giuliani, Dell’Oca, Hernig (DDR), De Pellegrin, Macha (DDR)
1983 Mario Hernig (Germania DDR
tappe vinte da: Hernig (DDR), Vannucci, Lo Campo, Novelli, Pohl (DDR), Cavicchi
1984 Detlef Macha (Germania DDR)
tappe vinte da: Saether (Nor), Hernig (DDR), Stein (DDR), Lauritzen (Nor), Rordriguez (Cuba), Stein (DDR)
1985 Luigi Severini (Velo Club Ticino Assicurazioni)
tappe vinte da: Salvini, Pelliconi, Fortunato, Severini, Galletto, Santi
1986 Nino Tripodi (Velo Club Ticino Assicurazioni)
tappe vinte da: Serediuk (Pol), Bruscoli, Vona, Matejka (Cze), Scandiuzzi, Gonzales (Cuba)
1987 Ferdinando Rambaudo (GS Fossano)
tappe vinte da: Klug (Ger), Bielli, Cruz Diaz (Cuba), Fontanelli, Rambaudo, Fontanelli
1988 Stefano Arlotti (Soldati Immobiliare)
tappe vinte da: Rio, Caruso R., Zotov (Rus), Klimov (Rus), Fofi, Capelli
1989 Davide Perona (GS Press)
tappe vinte da: Mg Boys Diadora (TTT), Solimene, S.Casagrande, Cialini, Bennani, Citterio, Rodriguez (Cuba)
1990 Vladimir Belli (Diana Calzature)
tappe vinte da: Giovannini, Cellucci, Tinivella, Belli, Poumpourse (Urss), Pizikse (Urss)
1991 Riccardo Ragni (Giacobazzi)
tappe vinte da: GS De Lorenzi Ceramiche (TTT), Weismann (Ger), Borghi, Ragni, Castello, Di Pompeo, Xuezhong (Cina)
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