Dal 18 al 25 settembre Wollongong, cittadina australiana del New South Wales, ad una ottantina di chilometri da Sydney, ospiterà i Mondiali di ciclismo. In attesa di conoscere chi saranno gli atleti e le atlete scelte dalle varie nazionali per competere nella rassegna iridata, abbiamo già la certezza che in nessuna delle prove in programma vedremo le maglie verdi della rappresentativa irlandese.
La federazione ciclistica irlandese ha pubblicato sul proprio sito una intervista a Iain Dyer in cui il direttore delle performance della nazionale spiega che le motivazioni del forfait sono da ricercare negli eccessivi costi da sostenere per la trasferta: «Competere in Australia richiede molte risorse, ben oltre quanto previsto quest'anno. I Mondiali su strada UCI sono per noi un evento in cui il successo è tutt'altro che assicurato. Per i nostri stradisti, partecipare ai Campionati Europei in tutte le categorie quest'anno è stato un impegno significativo che ci siamo sentiti di affrontare. I Campionati del Mondo in Australia richiedono un impegno completamente differente» ha dichiarato il dirigente.
Sempre Dyer ha rimarcato come per la federazione irlandese siano importanti la pianificazione e l’individuazione di obbiettivi: «Dopo il Covid la spesa per la partecipazione a tutti gli eventi è che diventa molto alta ed è essenziale che la partecipazione a un evento sia legata a obiettivi di sviluppo chiave, a un processo di qualificazione o al successo olimpico e paralimpico».
Sul tema è intervenuto anche Matt McKerrow, amministratore delegato dell’organizzazione irlandese che ha commentato: «Questa decisione non è stata presa alla leggera e riflette la necessità di essere certi di poter superare il valore e il beneficio della spesa in tutto lo sport. Con gli aumenti esponenziali dei costi di partecipazione agli eventi post Covid, abbiamo preso la decisione di dare priorità alle risorse di altri eventi ad alte prestazioni e attività di sviluppo in questo momento»