Vederlo davanti in questo inizio di stagione è diventato quasi un habitué. Pello Bilbao ha conquistato la seconda tappa del Tour of the Alps 2022 e si è preso anche la maglia verde di leader, correndo da padrone insieme alla sua Bahrain-Victorious.
«Non ci aspettavamo così tanti movimenti fin dall'inizio, soprattutto con corridori di quello spessore andare all'attacco – ammette il basco, alla terza affermazione in carriera sulle strade del TotA -. Abbiamo avuto alcuni momenti di incertezza, non eravamo sicuri di riuscire a riprenderli, però abbiamo mantenuto la calma e ci siamo comportati alla grandissima, dimostrando di essere una squadra vera. Nella volata finale sapevo che Romain Bardet poteva essere il più veloce, quindi l'ho tenuto bene d'occhio e mi sono mosso al meglio».
L’obiettivo, ora, è quello di provare a tenere il simbolo del primato fino alla fine, per quella che sarebbe la prima vittoria in carriera in una corsa a tappe: «Siamo venuti qui con l'idea di provare a vincere ogni tappa, vivendole come tante classiche una dietro l'altra – ammette ancora -. Vogliamo provare a portarci a casa la classifica generale. Da qui in avanti mi aspetto tanti attacchi della Ineos, hanno almeno 3-4 corridori di grande spessore in grado di metterci in difficoltà. E poi negli ultimi anni hanno optato per una mentalità più offensiva e votata allo spettacolo».
Quest’anno l’ex Astana sembra aver fatto uno step in avanti in termini di consapevolezza e risultati, visto che ha già chiuso al terzo posto l’UAE Tour, al quinto la Strade Bianche e il Giro dei Paesi Baschi, nel quale ha vinto anche una tappa. «Con il passare degli anni mi sono preso sempre più responsabilità, perché non è mai stata la mia intenzione arrivare e pretendere questo o quello – spiega ancora Pello -. I gradi di capitano volevo guadagnarmeli sulla strada e così facendo anche i compagni son ben felici di aiutarti quando serve. Poi ovviamente arriverà il momento in cui io mi metterò al loro servizio e la cosa, come sapete, non mi dispiace per nulla. Il mio inizio di stagione è stato molto positivo, anche grazie ad una squadra che sta girando molto bene. Il miglior momento della mia carriera? Credo di sì».
Dopo il Tour of the Alps il basco sarà al via del Giro d’Italia, il GT che ha corso di più in carriera: «La Maglia Rosa? È un sogno, non è un caso se ho sempre messo il Giro al centro del mio calendario. Però è molto difficile riuscire a conquistarla, perché non sono il più forte né in salita né a cronometro, sono un regolarista. Detto ciò, non è nemmeno impossibile...».
Infine, un pensiero per quanto accaduto al compagno di squadra Sonny Colbrelli: «Farsi un'idea di ciò che è capitato a Sonny è molto difficile. Sicuramente è stato uno shock, soprattutto per coloro che in quel momento erano in gara con lui. Ed è un peccato perché stava vivendo il momento migliore della sua carriera. Allo stesso tempo, però, penso che ti faccia capire che nella vita ci sono cose ben più importanti delle gare».