Il territorio veneto sta facendo tanto per valorizzarsi grazie al ciclismo. Se lo scorso autunno abbiamo ammirato il poker di corse di vario genere e categoria organizzate da Pozzato e Moletta, dal 2017 si svolge il Cycling Stars Criterium, una kermesse che prevede gare per professionisti, "vecchie glorie" e giovani. E da quest'anno, per la prima volta, donne professioniste. Il deus ex machina dell'evento è Enrico Bonsembiante, il testimonial Alessandro Ballan.
L'anno scorso la sede della manifestazione è stata Belluno, a metà settembre, e ha avuto vincitori come Nizzolo tra i pro e Allocchio tra gli ex, oltre a tanti ragazzi e ragazze allievi, esordienti e giovanissimi. L'edizione 2022 invece avrà luogo lunedì 30 maggio in quel di Valdobbiadene, con la volontà di fare da "ventiduesima tappa del Giro d'Italia". È stata svelata ufficialmente mezz'ora fa alla fiera turistica Bit di Milano, congiuntamente al battesimo un'altra gara, questa volta per tutti gli appassionati che volessero cimentarsi o coi 120 km o coi 93 km o coi 50 km: la Nova Eroica Prosecco Hills, che nel weekend del 30 aprile-1 maggio sarà ospitata dalla tenuta Borgoluce di Susegana (prov. Treviso).
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti di questa presentazione:
GIULIANO VANTAGGI (Site Manager dell'Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene UNESCO) - «Abbiamo fortemente voluto portare il modello dell'Eroica nelle nostre colline, con la Nova Eroica Prosecco Hills che soddisferà i palati gravel, ciclocross e strada. Attualmente siamo a mille iscrizioni. L'obiettivo di lungo termine è indurre un cicloturismo a tutto tondo per l'intero anno. I cicloturisti apprezzano anche la cultura e l'enogastronomia, quindi vogliamo lanciare tramite le iniziative ciclistiche le nostre strutture culturali e ricettive. Sfrutteremo anche le ciclabili internazionali, come la Monaco-Venezia che prima del covid era arrivata a oltre 700 passaggi giornalieri dalla Germania. Quando ultimeremo anche la ciclabile del Piave, sarà un altro modo per raggiungerci, stavolta dall'Est Europa. La Nova Eroica, che si basa sullo stesso motto di quella tradizionale ideata da Giancarlo Brocci "la bellezza della fatica e il gusto dell'impresa" permetterà di ammirare panorami che non si vedono da nessun'altra parte del mondo. Vi aspettiamo numerosi il 30 aprile e il 1 maggio per la Nova Eroica e il 30 maggio per il Cycling Stars Criterium!»
BONSEMBIANTE - «Questo è il primo di tre anni in cui il Cycling Stars Criterium si svolgerà sulle colline del Prosecco. Si tratta di un evento unico perché diamo la possibilità a tutte le famiglie di stare a contatto coi loro idoli, cosa che col Giro non è possibile. A Belluno pre-Covid c'erano ventimila persone, ci aspettiamo che Valdobbiadene sia una vetrina altrettanto importante. E per la prima volta, quasi al mondo, ci sarà la stessa sera del 30 maggio un Criterium per le donne professioniste.»
BALLAN - «Ho affiancato Enrico nel progetto Cycling Stars Criterium perché in Paesi come Olanda e Belgio, dove il ciclismo è sport nazionale, certe manifestazioni sono molto sentite. Mi fa molto piacere colmare il vuoto lasciato dalla fine dell'esperienza del Criterium degli Assi. Non è più il ciclismo in cui il corridore si intratteneva in foto e conversazioni coi fan, oggi questo sport è frenetico e i ciclisti hanno sempre fretta, quindi con serate come questa portiamo atleti rilassati che hanno voglia di godersi la serata insieme ai tifosi e i ragazzi. Sarà una bella festa. Anche perché il ciclismo femminile sta crescendo tantissimo, come dimostrato una volta di più la vittoria di Marta Cavalli all'Amstel Gold Race. Io parteciperò ancora alla gara degli ex pro, una corsa abbastanza goliardica dove rivedremo pure corridori usciti un po' dai radar. Noi veneti non siamo solo lavoratori testardi, ma abbiamo tanto altro: siamo ricchi di bellezze e cultura, ed eventi come questo permettono di valorizzare la nostra Regione. Oltretutto, sempre col patrocinio regionale, andremo a creare delle bike academy. Il ciclismo, causa calcio, non è più lo sport nazionale ma andrebbe riscoperto dalle generazioni più giovani: ti abitua ai sacrifici che la vita in generale ti impone. Mia figlia ha 13 anni e sono contentissimo che da quattro ha intrapreso la strada della bicicletta. Noi cerchiamo di farlo attraverso il portare i campioni di ieri, di oggi e di domani nel territorio. Cercheremo di portare in particolare colui che il giorno prima avrà vinto la maglia rosa.»