Una nuova sfida estrema. Per l’uomo, ma anche per il mondo dell’abbigliamento sportivo. Durante i primi giorni di febbraio, l’ultraciclista Omar Di Felice partirà per il Giro del Mondo Artico: una lunga avventura in completa autonomia nel nord del Pianeta, seguendo le tre linee di demarcazione dei confini artici (il circolo polare artico, la linea delle isoterme +10° e la linea artica degli alberi). L’atleta italiano si affiderà ancora una volta all’abbigliamento da ciclismo UYN, già testato nella sua ultima impresa da record in Himalaya. Ma per far fronte a temperature ancora più estreme (tra -30° e -40°) e a condizioni ai limiti delle possibilità umane, gli ingegneri di UYN hanno sviluppato anche un innovativo completo ad alte performance, composto da giacca e pantaloni imbottiti.
Il percorso: 4.000 km dalla Kamchatka all’Alaska
Con la sua bicicletta, Omar attraverserà tutte le nazioni all’interno dei confini artici. Si parte con la traversata della Kamchatka, uno dei luoghi più remoti e isolati del Pianeta, per proseguire con le regioni della Lapponia (Russia, Finlandia, Svezia e Norvegia). Dopo aver esplorato l’arcipelago norvegese delle isole Svalbard, il punto più settentrionale della sua avventura, l’ultraciclista italiano attraverserà l’Islanda e la Groenlandia (pedalando sull’Arctic Circle Trail, un sentiero di oltre 200 km, dal Point 66 ai margini dell’ice cap groenlandese) prima di dirigersi in Canada e Alaska, spingendosi oltre la linea di demarcazione del Circolo Polare Artico, il “traguardo” che Omar ha programmato di raggiungere negli ultimi giorni di marzo.
Il percorso sarà lungo circa 4.000 km che Omar percorrerà in completa autonomia, senza veicoli di supporto al seguito. Pedalerà sulle piste ghiacciate della Lapponia, sui sentieri groenlandesi e sulle strade americane, in mezzo a scenari artici stupendi quanto ostili. Dopo aver compiuto già numerose imprese artiche (“Through the arctic Highway”, Canada e “Capo Nord” 2018, “Alaska” e “Islanda” 2019), aver attraversato il deserto del Gobi nel 2020 e aver raggiunto il Campo Base dell’Everest nell’inverno 2021, l’ultraciclista italiano, uno dei maggiori esponenti al mondo di questa disciplina, sfiderà di nuovo le lunghe distanze e le condizioni estreme del nord del Pianeta, spingendo ancora più in avanti i confini dell’umano possibile.
L’abbigliamento ad alta tecnologia UYN per temperature artiche
Le lunghe ore in sella e le bassissime temperature saranno i principali “nemici” di Omar nella sua eccezionale avventura. Per far fronte alle condizioni artiche nel massimo del comfort, il laboratorio AREAS (Academy for Research and Engineering in Apparel and Sport), centro di Ricerca e Sviluppo di UYN, ha realizzato in tempo record un completo ad alta tecnologia composto da giacca e pantaloni imbottiti. Ultra-leggero, totalmente impermeabile e antivento, il completo è studiato per garantire la perfetta gestione della temperatura corporea, ma soprattutto per favorire la massima libertà di movimento in bicicletta. La giacca presenta l’esclusiva costruzione ERGOMOTION® delle spalle, un design evoluto che segue il profilo scapolare e regala ampio movimento delle braccia. I pantaloni sono progettati per adattarsi al movimento asimmetrico delle gambe senza creare costrizioni. In questo modo, Omar potrà pedalare liberamente confidando sul supporto dell’abbigliamento più avanzato mai sviluppato per questo genere di avventure.
Il completo “artico” è arricchito con dettagli funzionali studiati insieme all’ultraciclista: il cappuccio rimovibile, realizzato a misura per integrarsi con il casco da bici; una tasca interna alla giacca e due esterne; due zip laterali sui pantaloni per aumentare la ventilazione; ghetta impermeabile a fondo gamba per la massima protezione dagli elementi; due ulteriori tasche anteriori per raggiungere facilmente alcuni oggetti indispensabili senza scendere di sella.
Oltre al nuovo completo, Omar si affiderà all’abbigliamento UYN già indossato con successo nell’avventura himalayana: intimo tecnico con diversi livelli di termicità, calze AERO WINTER in lana Merino, maglia AIRWING a maniche lunghe, giacche PACKABLE, CORESHELL, FULLSHELL e BE SEEN per ogni condizione atmosferica. UYN ha realizzato anche gli accessori che completano l’outfit di Omar: scaldacollo e passamontagna in lana Merino, sottocasco con tecnologia isolante bodymapped BUFFERCONE®.
Dopo numerose esperienze in ambienti estremi, l'ultra-cyclist italiano affronterà in completa autonomia la traversata dalla Kamchatka all'Alaska.
UYN e Omar per la sostenibilità ambientale
L’avventura rientra in un progetto più ampio, chiamato “Bike to 1.5°C” e lanciato in occasione della della conferenza sul clima di Glasgow COP26. Nel suo viaggio, Omar documenterà l’impatto dei cambiamenti climatici nelle zone più a rischio del Pianeta (scioglimento dei ghiacciai, perdita della biodiversità, impatti sociali ed economici) e dialogherà in diretta streaming con scienziati, climatologi, geografi e politologi. Le emissioni prodotte dagli inevitabili spostamenti aerei tra le regioni artiche saranno interamente compensate attraverso progetti di piantumazione e supporto agroforestale.
UYN, che ha fatto della sostenibilità ambientale una missione prioritaria attraverso il suo progetto “Committed to a Greener World”, ha realizzato l’abbigliamento per Omar interamente ad Asola, in Italia, secondo gli standard più severi. L’intero sito produttivo è certificato Step (Sustainable Textile Production) by OEKO-TEX, l’energia utilizzata proviene esclusivamente da fonti rinnovabili, riducendo le emissioni di CO2 nell’atmosfera, e speciali filtri hanno impedito la dispersione di microplastiche nelle acque durante le fasi di produzione e lavaggio. Per i suoi capi, UYN ha sviluppato la fibra bio-based NATEX, un filato ad alte prestazioni che deriva dai semi di ricino invece che dal petrolio, con un processo a basso impatto ambientale.