A inizio ottobre Alessandro Romele aveva annunciato il colore della sua nuova maglia: bianca, blu e nera della Colpack Ballan. Il campione italiano degli juniores, titolo che ha conquistato a Boario Terme con la Ciclistica Trevigliese a luglio, è stato infatti inserito nella squadra di patron Beppe Colleoni con la quale debutterà tra gli under 23 il prossimo anno. Naturalmente Romele aveva ricevuto numerose offerte, la maglia tricolore ha il suo fascino e le richieste per accaparrarsela sono sempre forti. Ti hanno contattato molte squadre, ma hai scelto una grande club come la Colpack.
“Ho parlato con molte società, ma fondamentalmente avevo bisogno di una squadra che fosse vicina a casa mia e che avesse una solida reputazione nel sostenere i giovani. Alla fine ho optato per la Colpack Ballan”.
Cosa ti ha convinto a firmare?
“Mi è piaciuto il progetto a 360 gradi e come questo team lavora per far crescere i giovani. Hanno avuto un ruolo importante in questa decisione. Penso che in questo gruppo farò la giusta esperienza al fianco di tecnici competenti e qualificati”.
Quello che Romele chiede alla formazione bergamasca è tranquillità e lo spazio necessario per continuare negli studi e conseguire il diploma al Liceo Scientifico Sportivo di Lovere.
Non ci sarà quindi pressione nei tuoi confronti?
“Non c’è pressione. Correrò in tutta tranquillità la mia prima stagione da under 23. Se la mia evoluzione sarà piu’ lenta è perché mi concentrerò sulla scuola, e prima d’ora seguirò probabilmente un calendario adeguato alle gare regionali e nazionali. Devo capire come reagirò all’impatto con la nuova categoria, l’obiettivo è crescere mese dopo mese e poi farmi trovare pronto una volta terminata la scuola”.
Sei un corridore che si difende bene su tutti i terreni, in particolare sul passo e nelle prove contro il tempo. E tieni duro anche in salita. Credi che diventerai un corridore completo?
“Penso che passista-veloce sia davvero la qualità che mi definisce meglio. Sono alto 186 centimetri ed è una misura da passistone come si dice in gergo. Quest’anno ho vinto quattro gare alcune pianeggiante altre su percorsi ondulati, e mi sono laureato anche campione italiano su pista nell’inseguimento a squadre. Non ho terminato ancora la mia crescita e spero di migliorarla con l’aiuto della Colpack Ballan. In ogni caso, quello che è certo è che non sarò mai uno scalatore”.
Romele era stato versato al calcio, ma a far girare il pallone non gli piaceva. Così a 8 anni, sfruttando la ripartenza del fratello maggiore Simone che dopo una pausa aveva deciso di riprendere a correre tra gli allievi, Alessandro si è iscritto alla società Cicli Peracchi di Sovere come giovanissimo della categoria G2. Lo allenava Marco Serpellini ex professionista anche lui di Lovere, vincitore di un titolo iridato tra gli Juniores: per Romele è stato e sarà sempre un punto di riferimento nel ciclismo.
“Proprio così. Devo molto a Serpellini che ha seguito la mia evoluzione nelle categorie giovanili. Quanto al calcio, che ho praticato da piccolino, è solo una passione (tifa Milan) ma giocare non faceva per me. Simone, ma anche mia sorella Elisa, allora erano già in sella, ma come insegna un vecchio proverbio beati gli ultimi perché saranno i primi. Loro hanno abbandonato, io sono ancora in bicicletta”.
Simone è laureando in Ingegneria, Elisa in biologia nutrizionista. I Romele abitano a Lovere, in Valle Camonica tra Bergamo e Brescia. Il padre Raul è impiegato nell’azienda Iseo Serrature, che tra l'altro è sponsor di una squadra Continental bresciana, mamma Silvana è farmacista. Alessandro, che uscito col diploma in tasca dal suo percorso di studi nelle scuole probabilmente si iscriverà all’Università, è appassionato di auto e ama seguire gli eventi di Sci in particolare le gare di discesa libera.