Lo stiamo conoscendo veramente quest’anno: Tadej Pogacar è il campione con la faccia da ragazzino che vuole vincere sorprendendo. Lo scorso anno aveva vinto il suo primo Tour de France e tra pochi giorni, a Parigi, potrà festeggiare la sua seconda vittoria. Pogacar è felice, sale sul podio e veste tre maglie, perché oltre ad essere il dominatore della classifica generale, lo sloveno è anche il miglior giovane e il miglior scalatore.
“Sono felice come non mai - ha detto Pogacar dopo la sua vittoria a LuzArdiden -. Penso di essere in una buona posizione, ma il Tour finirà tra 3 giorni e potrebbe ancora succedere di tutto”. Il possibile lo abbiamo visto, ma forse Pogacar si riferisce a qualcosa che non possiamo prevedere. Forse il giovane campione vuole fare sua anche la prova a cronometro di sabato, per dimostrare una volta per tutte che lui vince su tutti i terreni. “Mi sentivo al massimo oggi in gara e sono molto fiducioso. Penso che sarò io a portare nuovamente la maglia gialla a Parigi”. Il ragazzo dell’UAE Emirates è un autentico fenomeno, di quelli che nasono uno ogni 100 anni. In molti lo hanno paragonato ad Eddy Merckx, perché come lui, non lascia nulla ai suoi avversari.
Oggi per Tadej Pogacar è arrivata la terza vittoria in questo Tour 2021, a Luz Ardiden arrivo della 18a tappa. “E' un po' come l'anno scorso ma quest'anno è ancora più folle. È incredibile. Dopo ieri, anche oggi mi sento bene e sono molto felice. Il ciclismo è sempre stato un gioco per me da quando ho iniziato. Mi piace allenarmi giocando. Potrei avere il 50% di possibilità di vincere il Tour, ma mancano 3 giorni: a questo punto mi sembra di essere a buon punto”. Oggi la tappa è stata difficile per tutti. La Ineos ha tentano tutte le sue carte per Carapaz e anche la Jumbo-Visma ha lottato con Kuss e Vingegaard, ma lo sloveno ancora una volta è stato il più forte di tutti.
“È stata molto dura, già sul Tourmalet sentivo dolore, ero davanti ma sono rimasto concentrato. Ero al massimo. Perché dovrei essere preoccupato? Per la cronometro? Dimostrerò che anche questa è una disciplina in cui cerco di fare del mio meglio. A volte puoi avere brutte giornate e perdere sei minuti, sarà anche questa una nuova esperienza. È una corsa diversa rispetto allo scorso anno con Roglic-Pogacar, stavolta sono molto più fiducioso”.