Ci sono corridori che hanno già iniziato le gare, altri che si stanno allenando al caldo della Spagna, ma c’è a chi piace andare in controtendenza, come Victor Campenaerts, che ha preferito prepararsi nel suo Belgio, avvolto dalla neve e dal gelo.
Il suo primo appuntamento sarà domani in Spagna con la Clasica de Almeira per puntare poi sul suo primo obiettivo importante, vale a dire la Het Nieuwsblad di sabato 27 febbraio. Nell’attesa, il detentore del record dell’ora ha seguito un programma di allenamento molto particolare. Acqua fredda e neve fanno parte della sua preparazione, così come lo studio di una nuova posizione sulla sua bici, perché per Victor Campenaerts la parola d’ordine è essere inventivi e fantasiosi, ma sempre nel rispetto delle regole.
In più, il fiammingo non vede l'ora di essere all'Omloop Het Nieuwsblad ed ha fatto spesso ricognizioni sul percorso nelle ultime settimane. «Devo sottopormi a non meno di cinque test Covid-19 per andare e tornare dalla Spagna, ma queste sono le nostre nuove abitudini, dobbiamo abituarci».
La sua giornata tipo in questo inverno iniziava sempre molto presto, con un breve lavoro sui rulli e poi la corsa, per passare allo studio della posizione aerodinamica per le gare a cronometro. L’idea del belga è di scivolare ancora più in avanti, per avere perfettamente il viso all’altezza delle mani. Uno studio questo, che lo occupa molto ma Victor è certo che arriverà alla giusta soluzione.
Campenaerts vuole essere uno dei più forti nelle prove a cronometro, ma sa che questo sarà molto difficile perché dovrà scontrarsi con campioni come Filippo Ganna e Wout van Aert. «Il mio motore è forse un po’ troppo limitato rispetto ad alcuni corridori che ci sono oggi – ha detto il fiammingo -. Il livello sale rapidamente nella cronometro. L'anno scorso ho battuto il record di Fabian Cancellara nella Tirreno-Adriatico, ma Ganna è stato due secondi al chilometro più veloce di me sullo stesso percorso».
E aggiunge: «Picchi più concentrati e meno giorni di gare possono aumentare il livello. Questo è il modo di lavorare che hanno già adottato da tempo nell'atletica, nel nuoto e nel triathlon. I ciclisti spesso pensano ancora seguendo una scuola ormai vecchia, anche se l’Ineos ha già dimostrato che si può seguire un programma di preparazione diverso».
Nel programma di allenamento di Victor Campenaerts, una volta finita la corsa, la mattina non c’è una doccia calda, ma un bagno in una vasca all’aperto ad una temperatura di 5 gradi sotto lo zero. Questo è il rituale che Campenaerts ha spiegato a Sporza, evidenziando come i limiti mentali blocchino troppo le persone, in cose che invece potrebbero realizzare. «Raramente faccio una doccia calda dopo l’allenamento, perché mi impigrisce. Mi sento molto meglio dopo una doccia fredda. E’ un modo per ritrovare se stessi e rigenerarsi».