Il lombardo Filippo Conca ha indossato ieri per la prima volta in corsa la maglia della Lotto-Soudal il suo nuovo team e al Tour de Provence ha fatto il suo esordio in un nteam WorldTour.
«E’ andato tutto abbastanza bene, nel finale c’è stata una fuga con corridori forti, e io con Stefano Oldani avevamo il compito di ricucire il buco dei fuggitivi».
E’ soddisfatto Conca e, anche se la corsa è stata difficile, ritiene di aver fatto un buon lavoro per i suoi compagni e gli piacerebbe poter contribuire a un successo di squadra. «Gli ultimi 10 chilometri sono stati difficili, c’erano molti spartitraffico e rotonde non segnalate e anche restringimenti della carreggiata, quindi bisognava fare attenzione perché il ritmo della corsa era alto. Il mio lavoro era quello di riprendere eventuali fughe e aiutare i corridori in squadra più forti di me».
La corsa è scoppiata ieri a 70 chilometri dall’arrivo e Conca con Stefano Oldani si sono messi subito a lavorare per la squadra. «Io e Stefano abbiamo ripreso la fuga con dentro Alaphilippe e, una volta che ci siamo ricompattati, abbiamo iniziato a tirare per mantenere un vantaggio costante. Raggiunto l’obiettivo, il mio compito era finito e sono tornato in mezzo al gruppo e non ho partecipato alla parte finale della corsa».
Per il lombardo, la corsa di ieri è stata la prima della stagione ma non la prima tra i professionisti, perché prima di entrare nel team belga aveva corso con la formazione Biesse Arvedi, dove aveva avuto la possibilità di mettersi in evidenza. «Fino allo scorso anno anche quando correvo nelle gare con i professionisti, sapevo che potevo gestire la corsa in modo tranquillo, per potermi giocare il finale. Adesso sono in una squadra con grandi corridori e il mio ruolo è diverso. Ad esempio qui al Tour de Provence, abbiamo tre campioni come Gilbert, Degenkolb e Wellens e devo aiutare loro».
Filippo Conca in squadra ha un buon punto di riferimento, si tratta di Stefano Oldani, l’altro italiano della Lotto-Soudal, con il quale divide la camera. «Con Stefano siamo molto amici, ci conosciamo da diverso tempo e dividiamo la camera. E’ stato un punto di riferimento importante per me, perché lui alla Lotto-Soudal è arrivato lo scorso anno e sa già tante cose».
Il Tour de Provence andrà avanti fino a domenica e oggi i corridori saranno impegnati con una tappa particolarmente mossa nel finale. «Sarà una tappa impegnativa, molto mossa e nervosa. Domani sarà molto difficile con l’arrivo al Mont Ventoux e domenica sarà infine la volta dei velocisti. Lunedì rientrerò in Italia».
Gli impegni dell’azzurro proseguiranno con le corse in Belgio e forse sarà in Italia per Strade Bianche, ma questo appuntamento ancora non è stato confermato. «A fine mese sarò in Belgio per le Classiche, con la Omloop Het Nieuwsblad e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne e poi Samyn a inizio marzo. Forse sarò anche in Italia per Strade Bianche, ma ancora dobbiamo decidere con la squadra».