Questo Giro delle Fiandre entrerà sicuramente nella storia del ciclismo. La corsa che ha sempre fatto registrare il numero più alto di pubblico, quest’anno si è presentata i versione "deserta". Quelle strade, gremite di gente proveniente da tutto il mondo, oggi sono mute e vuote. Siamo di fronte ad uno spettacolo surreale, difficile da accettare. Niente musica, niente bandierine e maxi schermi.
La Ronde van Vlandereren è muta, la parola è stata lasciata ai suoi protagonisti, i corridori, che in sella alle loro bici, hanno deciso di darsi battaglia e fare uno spettacolo unico, per ringraziare tutti i tifosi che sono rimasti a casa. I belgi per tradizione, sono i primi a scendere in strada quando c’è una corsa in bici, ma oggi non ci sono, è una giornata diversa.
C’è il Covid-19 e questo Paese adesso è uno tra i più colpiti in Europa, facendo registrare anche 10 mila positivi in un giorno: tantissimi, se si considera una popolazione di 11 milioni di abitanti (un quinto dell'Italia). Da domani saranno rafforzate le norme anticovid e ristoranti, bar e centri estetici resteranno chiusi per un mese. La scorsa notte c’è stata tanta gente in strada, per un’ultima cena al ristorante e qualche birra al pub. In molti hanno fatto l’alba, ma al Giro delle Fiandre non è venuto nessuno. Nella patria del ciclismo, i belgi, tanto colpiti dal covid-19 hanno deciso di proteggere il loro bene più prezioso: il ciclismo patrimonio nazionale.
Da due settimane Flanders Classics, società organizzatrice della corsa, con l’appoggio del governo, ha fatto una campagna di sensibilizzazione, che è entrata nelle scuole e nelle case della gente. L’intento, sicuramente riuscito, era quello di lasciare la gente a casa e di evitare le corse, per evitare la sospensione di tutti gli eventi del ciclismo. C’è voluto un po’ per far comprendere alla gente la necessità di rimanere a casa.
Alla Liegi-Bastogne-Liegi il pubblico era sul percorso e all’arrivo, c’era ancora alla Freccia del Brabante, per sparire poi del tutto alla Gent-Wevelgem. Oggi la corsa più seguita al mondo, definita lo show del ciclismo, è deserta. Il messaggio di rimanere a casa ha funzionato, quanto meno per le corse. Sul ciclismo si sentono tante polemiche oggi, in particolare su quello nostrano, forse bisognerebbe soffermarsi a guardare le immagini che non tradiscono e che non nascondono nulla. Troppo spesso si parla senza cognizione di causa e senza dati alla mano, anche al Giro delle Fiandre, per la legge sulla privacy non si conoscono i numeri di tamponi eseguiti e la metodologia scelta, ma senza dubbio si può dire che il pubblico è rimasto a casa.