Mauro Gianetti, Ceo della UAE Emirates, sotto il palco del Tour de France guardava Tadej con il sorriso e gli occhi che brillavano. Gianetti in questa squadra ancora giovane ha avuto un ruolo importante, fin da subito ha creduto in questo progetto, che sta dando dei frutti meravigliosi, arrivando alla vittoria della corsa più importante al mondo.
Questo Tour avete iniziato a dominarlo dal primo giorno con Kristoff e ieri avete messo la firma sulla corsa. Si aspettava tutto questo?
“La vittoria di Kristoff il primo giorno ha aiutato tutta la squadra e ci ha dato quella serenità per poter lavorare con Tadej sulla classifica generale. E’ stato un Tour superlativo non c’è altro da dire, tutti hanno lavorato bene, in modo armonioso, come in una famiglia, ma con altissima professionalità”.
Che tipo di evoluzione ha avuto Tadej Pogacar in queste tre settimane?
“Lo abbiamo visto crescere ogni giorno di più, fino ad arrivare a ieri quando è riuscito a fare qualcosa di veramente incredibile, ribaltando il Tour con una prestazione straordinaria”.
C’è qualcosa che Tadej le ha detto e l’ha colpita?
“Quello che colpisce di Tadej non è quello che dice, ma quello che non dice. E’ un ragazzo tranquillo, sereno e convinto dei suoi mezzi. Non sente la pressione e la notte riesce a dormire sereno. E’ veramente un ragazzo straordinario”.
In questo Tour che tipo di progetti avevate per lui?
“Avevamo in mente quello che gli abbiamo detto fin dal primo giorno: vai divertiti e non pensare al risultato. Gli abbiamo detto che aveva possibilità di entrare nei primi 10 e anche nei primi 5, ma che non doveva vederlo come un obbligo, ma come un’esperienza di vita da viversi ogni giorno. Questa filosofia lui l’ha sposata da subito e questo è stato il segreto per vincere questo Tour, correre divertendosi”.
Quando avete capito che potevate vincere questo Tour?
“Negli ultimi giorni ci speravamo veramente, anche se sapevamo che non sarebbe stato facile. Quando poi ieri è partito, dopo i primi 4 chilometri abbiamo capito che il Tour sarebbe stato suo”.
Cosa vi ha detto dopo la vittoria?
“E’ stato un misto di emozioni e incredulità, ma anche tanta serenità. A tutti ha detto di rimanere tranquilli che per festeggiare avevamo tempo”.
Come avete festeggiato ieri sera?
“Abbiamo festeggiando viaggiando per due ore e mezzo con il pullman. Dall’arrivo di ieri a Parigi ci sono più di 5 ore di viaggio e abbiamo deciso di spezzarlo. Abbiamo riso e scherzato sia in pullman che a cena, poi siamo andati a dormire perché oggi c’era un’altra tappa”.
Domani è il compleanno di Tadej, farete qualcosa di particolare per lui?
“Purtroppo non potremo far nulla, perché i nostri corridori saranno tutti impegnati per i tamponi e poi dovranno mettersi in viaggio per il Mondiale e Tadej correrà ad Imola”.
Quali saranno i prossimi impegni di Pogacar?
“Come ho detto sarà al Mondiale di Imola, non correrà al Giro e lo porteremo alle Classiche”.